Il pifferaio magico

Teatro

Stagione di prosa di Borgo Valsugana e Grigno 2013/2014
A teatro con mamma e papà

L'Uovo Teatro Stabile di Innovazione Onlus
Il pifferaio magico
liberamente ispirato all'omonima fiaba
di Maria Cristina Giambruno
regia di Maria Cristina Giambruno
spettacolo fuori abbonamento

Il pifferaio di Hamelin, o Il pifferaio magico, è una fiaba tradizionale tedesca, trascritta, fra gli altri, dai fratelli Grimm e molto probabilmente ispirata a un evento tragico realmente accaduto in Bassa Sassonia, nel XIII secolo. La versione di Maria Cristina Giambruno si sgancia dalla collocazione spazio-temporale e rende attuali i contenuti del racconto collegandoli al drammatico problema della gestione dei rifiuti. Così i topi infestanti della fiaba tradizionale diventano ratti pericolosamente aggressivi mutati dai residui chimici contenuti nella spazzatura e il pifferaio - originariamente enigmatico - si fa benefattore, seppure ad alcune condizioni. Immutato, invece, il personaggio del borgomastro, avido uomo dalla memoria corta, poco avvezzo a mantenere le promesse. Il finale? È lieto per chi se lo merita.
In un paese lontano lontano, ma neanche tanto, a causa della maleducazione di molti abitanti che spendono, spandono, comprano e buttano senza pensare all'ambiente e soprattutto per colpa degli amministratori noncuranti, mucchi di rifiuti si sono ammassati dappertutto. Persino i gatti - che normalmente non disdegnerebbero un giretto nella spazzatura in cerca di qualche prelibatezza - ora sono così disgustati da decidere di andarsene via. E come dice il proverbio "quando il gatto non c'è i topi ballano". Stavolta però si tratta di ratti, diventati grandi, aggressivi e pericolosi a causa dei residui chimici contenuti nell'immondizia di cui si sono nutriti. La loro presenza minaccia gli abitanti, costretti a barricarsi in casa insieme ai loro bimbi, tristissimi perché non possono più uscire a giocare. ...Questo non è un paese per bimbi...
Alla fine il sindaco si decide a emanare un bando in cui promette una lauta ricompensa a chi riuscirà a debellare l'immondo flagello. Si presenta un suonatore di piffero che garantisce al primo cittadino di essere in grado di portare via tutti i topi ammaliandoli con la musica. In cambio, però, egli esige che sia risolta una volta per tutte la questione immondizia. Detto fatto, il pifferaio, suonando, conduce i roditori sino al mare ove essi scompaiono. Una volta in città, però, egli si accorge che il sindaco non ha mantenuto la parola e non ha intenzione di farlo neanche in futuro. A questo punto il pifferaio si mette a suonare una nuova melodia e stavolta sono i bambini a seguirlo: felici si avviano verso un paese migliore, con tanto verde e aria buona... degno del loro futuro.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Borgo Valsugana - collaborazione comuni del Sistema Culturale Valsugana Orientale