Il ritorno

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2011/2012
La Grande Prosa

Teatro Stabile di Bolzano
Il ritorno
di Carlotta Clerici
regia Marco Bernardi
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci
con Sara Bertelà, Corrado d’Elia, Roberto Zibetti

Un gruppo di amici si ritrova dopo vent’anni tra risate, passioni, speranze e delusioni

Uno splendido lago e un albergo che ha ospitato le lunghe estati di sei ragazzi. Venti anni prima: Yann ama follemente Anna, che ama follemente Matthieu. Tutti e tre visceralmente legati allo specchio d’acqua sulle cui rive sono nati (come nel Gabbiano…). Anna e Matthieu decidono di prendere il volo alla conquista del mondo. Yann, invece, rinuncia a un brillante avvenire artistico per restare a vivere nel suo paese sul lago, gestendo il piccolo albergo avuto in eredità e dipingendo il quadro più effimero che mai sia esistito, lontano dallo sguardo del mondo. Il ritorno è un testo nuovo, scritto da Carlotta Clerici, autrice e regista da anni residente a Parigi, che racconta il riannodarsi fortuito di vite per lungo tempo separate, tra sguardi malinconici rivolti agli anni passati e tentativi di cambiare rotta.
Rappresentato per la prima volta nel 2005 al Théâtre Vivant di Parigi, Il ritorno è messo in scena in prima nazionale per la regia di Marco Bernardi, che torna a confrontarsi con la drammaturgia contemporanea dopo alcune stagioni dedicate ai classici. Con grande coinvolgimento, Carlotta Clerici ha scritto un toccante “Grande freddo” dal retrogusto autobiografico, pieno di sensibilità psicologica nel tratteggio dei personaggi e di sorvegliato melò, che prenderà vita nell’interpretazione di alcuni tra gli attori più significativi della loro generazione, come Sara Bertelà, Corrado d’Elia e Roberto Zibetti.
In un giorno d’estate i ragazzi di allora si ritrovano di nuovo tutti lì, proprio come un tempo, o quasi… Anna ha fatto fortuna come attrice televisiva in Francia, Matthieu ha aperto un hotel in Nuova Caledonia e lì si è sposato con Sophie; Guy e Pierre sono ormai due ex-vitelloni imborghesiti dal tempo che passa. Yann, assieme alla fedele Nathalie li accoglie nello storico albergo. Ma le cose vanno male: tra una bottiglia di vino e una partita di poker, tra sberleffi e sarcasmo, Yann è stato costretto a ipotecare l’hotel, che rischia di essere venduto (come nel Giardino dei ciliegi…) e la presenza dei vecchi amici fa riesplodere tensioni e passioni mai sopite. Per quale motivo Anna e Matthieu sono tornati? Per aiutare Yann? Per prestargli dei soldi? Per ricomprare l’albergo?
L’incontro fatale tra chi è partito e chi è rimasto risveglia la nostalgia di una gioventù perduta, presente e passato si mescolano riportando in superficie antiche ferite, sconvolgendo esistenze apparentemente solide. Sotto il sole scintillante, di fronte alla distesa tranquilla del lago, tra un aperitivo con gli amici di un tempo, un giro in barca e una notte d’amore, i loro destini si incrociano di nuovo e si bruciano per sempre.