Il romanzo della rosa
Nel Lagorai a Teatro
Teatro Immagine di Venezia
Il romanzo della rosa
ovvero la ridicolosa commedia del nome
di Andrea Brugnera e attori della Compagnia
testi e regia di Andrea Brugnera
Interpreti e Personaggi
- Martina Boldarin Rosaspina, Frà Graziano
- Ruggero Fiorese Conte Lorenzo, Il Drago, Frà Cocuzza
- Daniele Baron Toaldo Frà Ogrino, Capitan Spezzaferro
- Elisa Risigari Lunetta serva, Abate,
- Luca Gatto Filarino servo
- Carlo Corsini Truccamosca servo
- Claudio Cecchetto Frà Gaudenzio musico
Il Roman de la Rose è un poemetto francese del XIII° secolo, in cui si parla damore per figure allegoriche. È un amore concepito secondo le regole di quellideale cavalleresco che influenzerà anche il Dolce stil novo in Italia (quello della scuola di Dante, tanto per intenderci): il nobile amoroso che langue di malinconia lontano dallamata; linvidia e la gelosia che custodiscono questultima dentro a un castello fiorito; la bellezza e purezza della fanciulla protagonista paragonata dal poeta allo splendor di una rosa.
Se un fiore significa tanto nelletà di mezzo, così instabile e cavalleresca, raffinata e apocalittica, paurosa e affascinante, era inevitabile che prima o poi divenisse tema adeguato a nutrire i canovacci della Commedia dellArte.
Prendete dunque un Balanzone preparatore di filtri e alloccorrenza Cerusico e Cavadenti; lasciatelo marinare nella sua broda dottissima alla presenza di un Pantalone misantropo e bilioso, più amante dei libri che degli uomini
Sbollentate un libidinoso quanto pusillanime Tartaglia con un Coviello dal carattere gaudente;
Sbucciate poi piano una Smeraldina, facendola dorare nellelegante soffritto del finale (è un suo ruolo, dare gusto allintreccio).
Fate lessare per il resto del tempo due eroi senza midollo col nome di Brighella e di Arlecchino; Aggiungete uno spolvero di Capitano allo zenzero, di Amorosi al peperoncino
e mescolate il tutto con una robusta dose di Medio Evo, di Castelli e Dragoni, Selve Oscure, Divinità e Filosofi, Monasteri e Biblioteche, Frati assassinati e assassini
Ne otterrete una Commedia croccante e gustosa, dove la gloriosa Tradizione dei Comici dellArte si ritrova al completo dentro a una rosa di nomi dal sapore evocativo
Molti andranno subito col pensiero al celebrato capolavoro di Umberto Eco; ma noi scegliamo questo canovaccio come punto di partenza, per unavventura che ci condurrà ad attraversare luoghi e misteri nei secoli bui, senza troppo chieder ne credere ai suoi trabocchetti filologici, ma percorrendolo divertiti con larguzia magicomica della maschera e dellimmortale Commedia non tanto per ridere con una comune parodia... ma per far della Poesia ridendo!