Il signore del male

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2005/2006

Usa, 1987
Titolo originale: Prince of Darkness
Genere: Horror
Durata: 110'
Regia: John Carpenter
Cast: Donald Pleasence, Jameson Parker, Victor Wong, Lisa Blount, Dennis Dun, Susan Blanchard, Anne Marie Howard, Ann Yen, Ken Wright, Dirk Blocker, Jessie Lawrence Ferguson, Peter Jason, Robert Grasmere, Thom Bray, Joanna Merlin, Alice Cooper
sceneggiatura: John Carpenter (con lo pseudonimo di Martin Quatermass)
fotografia: Gary B. Kibbe
montaggio: Steve Mirkovich
musica: John Carpenter, Allan Howarth
scenografia: Daniel A. Lomino
produzione: Larry J. Franco, per Universal Pictures/Alive Films

Un prete contatta un professore di fisica per fargli analizzare un vaso contenente una strana sostanza custodito nel sotterraneo di una vecchia chiesa. Il professore ed alcuni studenti si trasferiscono nell’ex chiesa per aiutare il prete e per scoprire cos’è contenuto in quel recipiente. Dalla traduzione di un antico libro si scopre che in quel vaso è rinchiusa l’essenza del male e che Cristo era il figlio di Satana inviato sulla terra per ingannare gli uomini. Intanto nel sotterraneo il misterioso liquido comincia a uscire, impossessandosi dei membri della squadra di ricerca. La sostanza trova in una ragazza il corpo in cui crescere e preparare il ritorno del padre dal regno delle tenebre. Ma una studentessa, a cui va stretta la razionalità quotidiana, si sacrificherà gettandosi dentro lo specchio (la porta verso l’altra dimensione) per impedire che ne esca il signore del male.

“Il signore del Male” custodisce la sostanza del cinema carpenteriano oltre a costituire la svolta del regista-adepto delle teorie della fisica quantistica e del principio di indeterminazione che hanno contagiato anche Lynch, Cronenberg, i fratelli Coen sulla scia del precursore Philip K. Dick (e nelle retrovie affiorano visioni poeiane e allucinazioni lovecraftiane).
Nel cinema di Carpenter gli ingressi invisibili affacciati su altri mondi si aprono con costante frequenza usando molteplici livelli di comunicazione; le varie dimensioni premono una contro l’altra, e lo sforzo partigiano del grado di realtà che noi abitiamo (uno dei tanti, il più obsoleto, che non tiene conto del caos delle infinite possibilità) per ricacciare indietro l’antimateria è ogni volta messo a dura prova dall’imminente-immanente espugnazione aliena.
Nel cinema di Carpenter l’irrazionale preme i bordi della realtà sensibile per conquistare lo statuto di rappresentabilità. A veicolare questa testardaggine, ne “Il signore del Male”, sono lo specchio e l’inconscio. È dietro uno specchio molle che spunta la mano nera del principe delle tenebre che si è finalmente guadagnato il varco per il suo avvento (anti)messianico dalla dimensione parallela che gli appartiene, ma la sua venuta è impedita dal sacrificio di Katharine che si immola a vittima consapevole con un atto estremo: la ragazza si lascia trascinare nel regno dell’anticristo compiendo un percorso opposto a quello effettuato dal Male durante il corso film, cioè dall’esterno verso l’interno.


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"