Il teatrante

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2013/2014
La Grande Prosa

Teatro Stabile di Brescia/ Teatro de Gli Incamminati
Il teatrante
di Thomas Bernhard
traduzione Umberto Gandini
regia Franco Branciaroli
scene e costumi Margherita Palli
luci Gigi Saccomandi
con Franco Branciaroli

Con la messinscena del Teatrante, testo graffiante scritto nel 1985 dal grande romanziere e drammaturgo austriaco Thomas Bernhard, Franco Branciaroli torna a Bolzano per continuare la sua riflessione sul mondo del teatro e sul suo rapporto con la società attraverso la memoria che ne è l'elemento fondamentale. Dopo aver vestito i panni di "Sir", anziano capocomico shakespaeriano in declino in Servo di scena di Ronald Harwood, Branciaroli, regista e protagonista, affronta un altro testo contemporaneo di "teatro nel teatro". Un travolgente e logorroico dialogo in versi su arte, teatro, misoginia, ipocondria, che esalta l'indole artistica del grande attore da sempre innamorato della parola e che fa rivivere appieno la feroce opera di Thomas Bernhard. La tragicomica vicenda è ambientata in un remoto teatro della provincia austriaca, dove approda Bruscon, teatrante di origine italiana frustrato e presuntuoso, seguito dalla sua compagnia di giro a conduzione familiare.
L'anziano attore è fermamente intenzionato a metter in scena La ruota della storia, opera da lui scritta, un testo che lo rispecchia appieno: pretenzioso e megalomane, intriso di invettive e paradossi sulla vita e sulla morte, sulla società e sulla felicità. Uno spettacolo destinato a non essere compreso da nessuno, tantomeno dal pubblico di contadini e maiali a cui è intenzionato a presentarlo nella minuscola locanda "Al cervo nero". Pessimista e disincantato come pochi altri autori, Bernhard delinea con tratto pungente la figura di un uomo di teatro stretto tra la propria ambi-zione e le necessità contingenti di sbarcare il lunario: uno dei suoi tanti personaggi smisurati e farneticanti, in equilibrio tra genialità e follia, impossibili utopie e banalità della vita di tutti i giorni. Una figura tragicamente comica e potente come quella di Bruscon si attaglia perfettamente alla forza e alla sensibile versatilità di Branciaroli. «Franco Branciaroli è Il teatrante di Thomas Bernhard» è arrivata ad affermare la critica.
Dentro la scena di Margherita Palli che disegna una squallida locanda, illuminata dalle luci di Gigi Saccomandi, Branciaroli ci regala uno spettacolo di luminosa, brillante ferocia che rende un grande servizio all'opera dello scrittore austriaco, avvalendosi della traduzione di Umberto Gandini, profondo conoscitore dell'opera di Bernhard oltre che apprezzato scrittore e giornalista bolzanino.