Il torto del soldato è la sconfitta

Convegno

Trentino Book Festival

Erri de Luca con Alberto Faustini
Il torto del soldato è la sconfitta
"Sono decisa a raccontare questa mia vicenda a beneficio di chi potrà capirla meglio di me. Spero in un lettore che possa un giorno spiegarmela". È una donna a lasciarsi raccontare. Ed è la sua storia di figlia, quella che racconta. Il padre, tanto anziano da passare per lungo tempo come suo nonno, ha continuato a ripetere che "il torto del soldato è la sconfitta", per gran parte della sua vita. Almeno della vita che ha vissuto dopo la caduta del Terzo Reich - braccato dai suoi potenziali giustizieri e soprattutto dal senso della sconfitta. Erri de Luca e il suo ultimo libro, “Il torto del soldato” (Feltrinelli, 2012). Letture di Chiara Turrini.

Erri de Luca
Definito "lo scrittore del decennio" da Giorgio De Rienzo, critico letterario del "Corriere della Sera". De Luca è anche poeta e traduttore. Durante la guerra in ex-Jugoslavia è autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni. Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l'ebraico antico dal quale traduce alcuni testi della Bibbia. Lo scopo di queste traduzioni, che De Luca chiama “traduzioni di servizio", non è quello di fornire il testo biblico in lingua facile o elegante, ma di riprodurlo nella lingua più simile e più obbediente all’originale ebraico. Pubblica il primo romanzo nel 1989, a quasi quarant'anni: Non ora, non qui, una rievocazione della sua infanzia a Napoli. Regolarmente tradotto in francese, spagnolo, inglese, tra il 1994 e il 2002 riceve il premio France Culture per Aceto, arcobaleno, il Premio Laure Bataillon per Tre Cavalli e il Femina Etranger per Montedidio. È del 1999 il libro Tu, mio.
Collabora a diversi giornali (La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Avvenire, Gli Altri) e oltre ad articoli d'opinione, scrive occasionalmente anche di montagna. Come dichiara in alcune interviste televisive Erri De Luca è un grande amante della montagna.

Alberto Faustini
Laureato in sociologia a Urbino, giornalista e docente a contratto di tecniche della comunicazione, Alberto Faustini è oggi direttore dei quotidiani Trentino e Alto Adige. In passato ha lavorato al Gazzettino ed è stato fra l’altro caposervizio del Mattino dell’Alto Adige e caporedattore centrale dell’Adige. Dopo aver diretto l’Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento - chiamato da Andreotti e confermato da Dellai - è stato chiamato a Roma alla direzione della Comunicazione di Invitalia. Ha lasciato Roma per assumere la direzione della Nuova Ferrara, quotidiano del Gruppo Espresso. Lo stesso gruppo l’ha poi chiamato alla direzione del Trentino. In questi vent’anni ha fra l’altro condotto una serie di dibattiti in varie zone d’Italia e ha guidato alcuni salotti letterari incontrando e intervistando oltre 300 grandi scrittori e molti protagonisti della vita economica e politica italiana.


organizzazione: Centro Culturale “Balene di Montagna”