Il tradimento di Marco
Storie a Memoria
Il gioco dei castelli
La rassegna "Storie a Memoria", organizzata dall'Assessorato alla Cultura della Provincia e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, propone per venerdì 12 agosto uno spettacolo a suo tempo rinviato a causa della pioggia. La rappresentazione avrà per scenografia le ardite architetture di Castel Corno di Lenzima di Isera. I riflettori si accenderanno alle 21,00.
Sarà recuperato venerdì 12 agosto a Castel Corno di Lenzima di Isera lo spettacolo storico rinviato nel luglio scorso a causa della pioggia. Si tratta di un appuntamento con "Il Gioco dei castelli", ciclo di rappresentazioni inserito nell'edizione 2011 della rassegna "Storie a Memoria - Castelli e forti, palazzi e antiche chiese del Trentino", organizzata dall'assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino.
Castel Corno
Il nome deriva dalla forma stessa della rupe, chiamata Corno probabilmente ancora prima che vi fosse costruito il castello.
Castel Corno viene nominato per la prima volta in un documento del 1178, ma forse già nel decimo secolo i Castelcorno, imparentati con i signori di Lizzana e di Brentonico, erano presenti in zona. Dal 1234 al 1242 vi fu Signore Aldrighetto di Toblino, poi vennero i Castelbarco, ma il dominio più lungo fu quello dei Lichtenstein che ne furono proprietari dal 1500 al 1762. Nel 1700 il castello passò nelle mani del Principe Vescovo e iniziò la sua lenta decaduta. Fu venduto al Comune di Lenzima, ora frazione del Comune di Isera, nel 1897. Durante la prima guerra mondiale è postazione d'artiglieria austriaca e subisce ancora danni. Nel 1928 diventa proprietà del Comune di Isera.
Castel Corno sorge sul monte Biaena a circa 850 metri d'altitudine. Costruito attorno all'anno 1000, in una zona già antropizzata da millenni, ha una struttura urbana ed edilizia perfettamente adeguata all'ambiente morfologico in cui è situato. Composto da più parti, il castello si divide in castello superiore (il più antico) e castello inferiore, di più recente costruzione.
Castel Corno (Lenzima di Isera)
Venerdì 12 agosto 2011 ore 21.00
Il tradimento di Marco
Le aspre mura di Castel Corno sono state testimoni, nel corso dei secoli, di trame oscure e sanguinose congiure. Ripercorrere queste vicende significa ricostruire una pagina affascinante della storia del Trentino: le guerre fra le varie famiglie nobili per il controllo del territorio. Contese fatte di alleanze, ma spesso anche di tradimenti.
La vicenda, che sarà ricostruita venerdì 12 agosto dagli attori della "Compagnia delle Arti", ha per protagonista Marco da Caderzone, luogotenente dei Lodron, e fa riferimento a fatti svoltisi nell'autunno dell'anno 1474.
Lo storico Tranquillo Giustina riferisce che fu intorno al 1425 che Giorgio Lodron (1400 - 1461), Signore delle Giudicarie Ulteriori, complici le sue assidue frequentazioni del borgo di Caderzone, ebbe da una donna del luogo un figlio naturale, cui aveva posto nome Marco. L'episodio sarebbe probabilmente passato inosservato se il celebre padre non si fosse affezionato a quel figlio in modo singolare, e se quel giovane - Marco da Caderzone - non si fosse sentito a pieno titolo un discendente dell'illustre Casato.
Il fanciullo Marco soggiornò, infatti, nel maestoso palazzo del paese, alla cui servitù apparteneva la madre e non v'era persona in Rendena che non guardasse con invidia a quell'erede illegittimo dei Lodron. Fu così che Marco prese a godere di una notorietà perfino superiore alla gloriosa fama paterna.
Marco possedeva a Caderzone - feudo ereditato alla morte del padre nel 1461 - l'austero palazzo murato Lodron. Non gli mancavano una seconda dimora, sinistra ed inaccessibile, sopra il paese e alcuni altri insediamenti fortificati dove viveva asserragliato e da dove partiva, con le sue accozzaglie di sgherri, allorché i Lodron lo incaricavano di sanguinose imprese, fra le quali l'assedio a Castel Corno o la congiura del 1489, che gli fu però fatale.
Erano stati lo zio, Piero di Castel Romano, e il fratellastro, Paride Antonio Lodron di Castel Lodrone, a programmare la conquista di Castel Corno che il Principe vescovo Giovanni Hinderbach sembrava rassegnato a cedere agli avversi Castelbarco. L'esecuzione materiale dell'intera azione sarebbe segretamente spettata a Marco da Caderzone, assurto per la prima volta alla grande ribalta del Principato.
I congiurati, pronti ad agire nella notte dell'11 novembre 1474, erano circa cento. Caduto Castel Corno, uguale sorte avrebbero dovuto avere Castel Pietra e Castel Tenno. E splendida sarebbe stata la ricompensa dei Lodron in caso di vittoria. Quella notte, però, non tutto funzionò come nelle previsioni e così Sigismondo Eisenreich, capitano vescovile di Castel Corno, ebbe modo di dare l'allarme e di respingere gli assalitori.
Marco di Caderzone, costretto a fuggire e a rifugiarsi nella sua valle, fu in seguito lungamente osteggiato dal Principato vescovile e, infine, giustiziato nel 1490 in piazza Duomo a Trento.
L'azione teatrale avrà per protagonisti gli attori della "Compagnia delle Arti" Bruno Vanzo, Giuliana Germani, Andrea Franzoi e Mauro Gaddo. L'evento scenico, cui la scenografia delle ardite architetture di Castel Corno conferirà una particolare suggestione emotiva, sarà arricchito dalle musiche del gruppo "Modi Versus" e dalle azioni belliche inscenate dagli spadaccini dell'Accademia "Cangrande della Scala".
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Comune di Isera, Isera srl e con la Biblioteca comunale di Isera. Il pubblico potrà assistere allo spettacolo gratuitamente ed è previsto un servizio di transfer, pure gratuito, con partenza dalla frazione di Lenzima a partire dalle 20,30.
organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione Servizio Attività Culturali - Centro Servizi Culturali S. Chiara - Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali