Iliade

Teatro , Teatro di Prosa
Iliade [ Libretto stagione teatrale Brentonico]

Fondazione Aida - Ippogrifo Produzioni
da Omero, Iliade di Alessandro Baricco
con Diego Facciotti, Enrico Ferrari, Alberto Margotti,
Ilenia Sbarufatti, Margherita Varricchio
regia di Alberto Rizzi

In una cucina colorata, vintage, squisitamente pop, americana, spaziosa, giocosa, prendono voce i personaggi dell’Iliade: la schiava Criseide, la bella Elena, lo sventurato Patroclo, il superbo Agamennone, l’infelice Andromaca, il furioso Achille. 21 voci, 21 personaggi, che portano il loro racconto squisitamente epico e intimo al tempo stesso. La cucina elevata a contenitore di una rabbia domestica, di quell’ira funesta che è il motore immobile dell’opera di Omero e di Baricco e quindi dello spettacolo dove il sangue è non solo dello stesso colore ma precisamente cibo di cui ci si nutre quotidianamente. In scena cinque attori impegnati non solo a dare voce al testo di Baricco, ma anche a dargli immagine e corpo nella regia cinematografica e visionaria di Alberto Rizzi.
L’operazione di Baricco sul testo di Omero ha come primo effetto quella che potremmo chiamare una intimizzazione dell’epica. Già l’eliminazione degli dei sposta completamente l’attenzione sull’aspetto umano della vicenda. Le azioni degli eroi, non più spinte, echeggiate, consigliate, guidate e ostacolate dalla mano divina, diventano il riflesso di sentimenti umanissimi: il capriccio, la rabbia, l’amore, la guerra, sono guardati con occhio umano, con sfumature nitide e comprensibili – nel senso letterale di prendere con – nell’orizzonte dei sentimenti umani. In più ad aumentare questa percezione è senz’altro l’uso innovativo della prima persona. Dove il narratore omerico guardava dall’alto gli eroi, ecco che qui la narrazione diventa intima, personale, individualmente prospettica. L’idea del testo che si manifesta nella regia è la compressione dell’esternalità epica, in una intimità domestica. Per questo la scenografia non rappresenta un esterno (quale potrebbe essere appunto la spiaggia dove sta l’accampamento dei greci o la rocca di Troia), bensì un interno.
Lo spettacolo è ambientato in una cucina, per eccellenza fulcro della vita domestica, luogo supremo della vita e della morte: dove si mangia e dove si viene mangiati, luogo delle private discussioni domestiche, delle guerre familiari, dove c’è il fuoco dei fornelli e l’acciaio dei coltelli, dove ci si trova e ci si scontra, dove si fa la guerra e l’amore. Luogo di un’epica battaglia domestica.
Gli abitanti, attori, personaggi di questa cucina, sono le “voci” di Omero, gli stranieri radunati loro malgrado nell’esercito di Agamennone, coinquilini forzati dell’accampamento che dovrebbero perseguire un fine comune, ma che si perdono nelle rivendicazioni personali, nei sentimenti privati, singoli, nelle conflittualità della convivenza.
Sopra tutto la violenza: “Tutto iniziò in un giorno di violenza”. Così comincia l’Iliade di Baricco che echeggia l’omerica “Ira funesta del pelide Achille”, vero fulcro dell’opera di Omero, di Baricco e quindi dello spettacolo è la violenza. Motore immobile dei sentimenti di tutti declinato in tutti i suoi aspetti: rabbia, ira, collera, violenza domestica.
E la cucina come contenitore ideale di questa.

Costi

Biglietti

  • Intero € 10,00
  • Ridotto € 8,00 (giovani di età inferiore agli anni 25 - adulti oltre i 65 anni, iscritti all’Università della terza età e del tempo disponibile 2015/2016 di Brentonico)

Prevendita biglietti: presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica. Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.

Orario biglietteria presso il teatro:  la sera dello spettacolo dalle ore 20.00 alle 21.00


organizzazione: Assessorato alla cultura del Comune di Brentonico