Inaugurazione della Mostra Permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai

La nascita della Mostra permanente della Grande Guerra in Valsugana e Lagorai-Cima d'Asta costituisce un momento significativo non solo per il Comune di Borgo Valsugana e il Comprensorio C3, che hanno appoggiato con convinzione l'iniziativa dell'Associazione Storico Culturale Valsugana Orientale e Tesino, ma in generale per tutto il Trentino. La rivisitazione della Grande Guerra assume infatti molteplici significati: in primo luogo quello pedagogico e didattico, qui penso soprattutto alle nuove generazioni, che della guerra non hanno fatto esperienza diretta. Visitando quest'area espositiva e confrontandosi con le numerose testimonianze che essa racchiude, i giovani potranno avvicinarsi in maniera più consapevole ad un conflitto che è stato davvero globale, il quale ha cambiato per sempre il volto del mondo, e con esso naturalmente anche quello delle regioni dell'arco alpino e del Trentino in particolare. Credo del resto che la diffusa sensibilità che registriamo oggi riguardo ai temi di pace e della solidarietà affondi qui le sue radici; nelle memorie di uno dei momenti più tragici della nostra storia, che è compito di tutti rivisitare e mantenere vive.
Ma la Grande Guerra è stata in primo luogo un conflitto le cui situazioni delle diverse realtà territoriali e il mosaico dei popoli coinvolti, con le loro esigenze e rivendicazioni, sono stati usati in maniera spregiudicata per giustificare le tesi dei diversi nazionalismi; le vicende della nostra Autonomia, se proiettate sullo sfondo di quegli eventi, assumono pertanto un’importanza ancora maggiore. Anche in questo la Mostra Permanente può essere d'aiuto: nel permetterci di leggere le conquiste del presente in una prospettiva di lungo periodo, recuperando il senso profondo della nostra esperienza di autogoverno, tanto più importante perché cresciuta qui, in un territorio al centro delle contese di allora.
L’area della Valsugana e del Tesino, come sappiamo, venne colpita in maniera particolarmente feroce dagli effetti della guerra: alle alte quote, dove uomini diversi soltanto per la divisa indossata si davano battaglia, e nelle valli, dove i principali centri abitati - come Borgo, Villa Agnedo, Carzano, Scurelle e Telve - vennero messi a ferro e fuoco, e le campagne saccheggiate. Comunità intere e addirittura singole famiglie furono spazzate dal richiamo alle armi degli uomini abili al fronte, dalla prigionia, dalle evacuazioni consigliate o forzate dei civili.
Se certe ferite si sono richiuse, se certe fratture si sono ricomposte, lo dobbiamo alla tenacia di quanti decisero che bisognava chiudere per sempre il capitolo delle contrapposizioni nazionalistiche, e aprirne uno del tutto nuovo, dove le parole d'ordine fossero pace, convivenza, tolleranza, sviluppo economico e sociale.
Per questo riflettere sulla prima Guerra Mondiale, e farlo qui, in questa parte del Trentino scavata dalle trincee, che tuttavia ha dato i natali ad uno dei protagonisti assoluti della storia non solo trentina ma anche italiana, quell'Alcide Degasperi che fu uomo del dialogo e della riconciliazione, ci aiuta anche a capire meglio il presente. E per questo, anche la Provincia Autonoma di Trento ha ritenuto di dover sostenere con forza la realizzazione di questa Mostra che, anche lavorando in sinergia con altre realtà presenti sul territorio - musei, associazioni, centri di studio e di ricerca - ci auguriamo possa fungere al tempo stesso da monito e da stimolo. Nel ringraziare tutti coloro che si sono prodigati affinché il progetto divenisse realtà, formulo l'augurio che esso richiami nel tempo un sempre maggior numero di visitatori, sia dal Trentino che da altre regioni italiane e di altri paesi.
Laura Froner, Sindaco di BOrgo Valsugana
Lorenzo Dellai, Presidente della Giunta Provinciale
Giovan Battista Lenzi, Presidente del Comprensorio C3