Inaugurazione della mostra permanente Dalle meteoriti ai dinosauri... all'uomo

Convegno

Programma
ore 17.30 Saluto ins. Marco Depaoli Presidente del Comprensorio di Primiero; ing. Daniele Depaoli Sindaco del Comune di Fiera di Primiero; Autorità Provinciali
Ore 17.45 Intervento dott. Giancarlo Ligabue, Presidente del Centro Studi Ricerche Ligabue di Venezia
Ore 17.50 Presentazione della mostra prof. Fabrizio Bizzarini, Collaboratore del Centro Studi Ricerche Ligabue di Venezia
Ore 18.00 Visita guidata alla mostra e proiezione filmato "Dinosauri del Teneré"
Seguirà rinfresco con intrattenimento musicale del trio d'archi della Scuola Musicale di Primiero

Il visitatore che, al Paiano delle Miniere di Fiera di Primiero, s'appresta a percorrere le sale ove è esposta la Collezione Paleontologica e Paleoetnologica Giancarlo Ligabue non può, proprio per l'ambiente da cui proviene, non avere gli occhi ancora pieni di natura. Non può, quell'ipotetico visitatore, non avere in qualche misura apprezzato le locali bellezze naturali, tanto più se poi - ulteriore tappa d'un unico ideale percorso - s'è diretto in queste sale. Perché la sua scelta è indice certo di curiosità per i fenomeni della natura. Più specificamente per la vita, il suo evolversi, il suo sapersi adattare a ogni differente situazione ambientale.
Due sono i momenti del percorso conoscitivo. Se infatti la natura viva ci offre, con la sua varietà di soluzioni adattative, l'esemplificazione di quanto possa essere complessa e articolata la biodiversità caratterizzante un ambiente naturale, il viaggio conoscitivo che può compiersi, a ritroso nel tempo, in queste sale, regala complementari chiavi di lettura del fenomeno evolutivo sia in termini descrittivi che interpretativi. Ciò si realizza, caso dopo caso, toccando temi importanti e tra loro interconnessi come l'origine della vita, l'evolversi e il differenziarsi dei viventi, il loro estinguersi oppure, in alternativa, il loro sapersi adattare. In definitiva, reciprocamente influenzandosi. i viventi mettono in atto i dinamici equilibri che, nel loro complesso, caratterizzano la biodiversità. Come in un gioco di specchi ove ciascuna specie ricopre per le altre la parte della selezione naturale.
Tutto ciò è, fin qui, discorso naturale: pura biologia. Il percorso conoscitivo della Collezione, però, va oltre. Compare infatti, con l'emergere della linea evolutiva cui apparteniamo, e in particolare proprio con l'affermazione della nostra specie, un'altra forma d'evoluzione, quella culturale, documentata da quei reperti che, cumulativamente, vanno sotto la voce di cultura materiale. Un'evoluzione parallela, quella del nostro comportamento, che ci ha reso quali attualmente siamo; che nel bene e nel male ci ha regalato il più importante specifico che tra tutti i viventi ci caratterizza: la specialistica capacità di produrre e trasmettere cultura.

Pur essendo la vita sulla terra comparsa da qualche miliardo di anni il fenomeno evolutivo risulta essere. nel suo complesso, unitario. Lo studioso, della vita, pertanto, non è che lo studioso di un singolo lunghissimo episodio, grandioso fin che si vuole. ma pur sempre temporalmente definito. E, soprattutto, unico e verosimilmente irripetibile, perché gli eventi del passato, decretando nello scorrere dei tempi vincitori e vinti, hanno definitivamente influenzato il presente e il futuro dell'evoluzione della vita sulla terra. Lo studioso, affrontando il fenomeno nel suo complesso, si ritrova così a dovere soddisfare due differenti ma altrettanto fondamentali curiosità: l'una di ordine storico, la ricostruzione e descrizione della storia evolutiva della vita, l'altra di ordine funzionale, la comprensione cioè dei meccanismi interni (dal codice genetico alla realizzazione morfologica e funzionale degli organismi) ed esterni (la selezione naturale) che hanno condizionato e condizionano l'evoluzione e gli adattamenti. Che decretano, in definitiva, quel successo o quell'insuccesso che hanno fabbricato, fabbricano e fabbricheranno, giorno dopo giorno, la storia della vita con la sua moltitudine di viventi.
Ciò si può leggere, per episodi e per esempi, all'interno di questa collezione. Volendo, però, la lettura può, in un certo senso, essere integrata, favorendo così una comprensione più personalizzata. La collezione, infatti, testimonia e racconta le curiosità del suo collezionatore, quel Giancarlo Ligabue che con un'attività ormai più che trentennale tanto ha contribuito, tramite il suo veneziano Centro Studi, alle conoscenze di carattere archeologico, antropologico, paleontologico, naturalistico. So per certo che molti pezzi di questa collezione sono tra i suoi più amati. E' pertanto un significativo segno d'attaccamento a questa località l'aver deciso di destinarli ad arricchire culturalmente questo luogo.
Prof. Danilo Mainardi Ordinario di Ecologia comportamentale Università Ca' Foscari di Venezia


organizzazione: Comprensorio di Primiero - Centro Studi Ricerche Ligabue Venezia