Inevitabili Re(l)azioni

Danza

Danzè: danza italiana da scoprire in tutta la Regione

Balletto dell'Esperia
Inevitabili Re(l)azioni
con Cristiana Casadio, Miguel Soto Calatayud, Anna Cadorin, Elena Rittatore, Giuseppe Cannizzo, Paolo Mohovich, Elisa Carli
Sinuosus musica Johannes Brahams - coreografia Paolo Mohovich
Shadow dances musica Igor Stravinsky - coreografia Paolo Mohovich
Metamorfosi notturne musica G.Ligeti, J.S. Bach - coreografia Eugenio Scigliano
L'o musica Arvo Part - coreografia Hervé Costa
costumi Germana Landolfi, Sara Sanguino, Paolo Mohovich

Inevitabili re(l)azioni è un trittico di danza astratta in cui il comune denominatore è la relazione diretta della coreografia con la musica.Ripescando un concetto “classico” per cui la danza è musica in movimento,le tre coreografie propongono la musicalità come elemento ispiratore di atmosfere e movimenti e in alcuni casi la sequenza dei passi è costruita direttamente sulla partitura . In tempi sempre più ricchi di danza contaminata in cui molte volte la musica è un mero supporto drammaturgico o una colonna sonora per sequenze più o meno teatrali, il Balletto dell’Esperia ha voluto fare omaggio alla musicalità come fine.
Così in Shadow Dances di Paolo Mohovich, la musica di Stravinsky (densa di atmosfere ricche di influenze che vengono anche dal jazz o dal tango), muove i fili di un giocoso dialogo tra gli interpreti, in Sinuosus, sempre di Mohovich, i tre danzatori stabiliscono gradualmente una relazione fatta di intenzioni più o meno evidenti, che genera una danza neoclassica, astratta, ma mossa dall’emotività dei danzatori, che seguono ad ogni recita imput diversi nell’intenzionalità dei movimenti e in Metamorfosi notturne di Eugenio Scigliano, il movimento segue la musica nel tempo e nell’atmosfera onirica ,quasi da incubo,fedele alla musica che traccia una sorta di metamorfosi legata al mondo dei sogni. Tutte le coreografie parlano di inevitabili re(l)azioni tra la musica e la danza, tra i danzatori stessi e tra i concetti che generano le coreografie. La partecipazione di Sara Sanguino ed Hervé Costa con il passo a due L’O, di Hervé Costa, entra nell’ambito del rapporto di collaborazione tra il Balletto dell’Esperia e il giovane coreografo francese.