Istria 1943: Joh mene! – un grido nel buio
Nell'ambito del “Giorno del Ricordo”
"ISTRIA 1943: JOH MENE! – UN GRIDO NEL BUIO"
con Gloria Gabrielli e Alberto Scerbo (attori); Roberto Garniga (voce); Gabriele Girardelli (armoniche a bocca); Filippo Bandera, Angelo Libera, Omar Campostrini, Ariano Bandera (coristi)
Spettacolo teatrale sugli ultimi sei giorni di vita in Istria di Erminio Girardelli, maestro elementare originario di Valle San Felice (TN).
Sono passati settantacinque anni dall’armistizio del 8 settembre 1943, che vide la caduta del fascismo in Italia e l’inizio di una nuova alleanza economica e politica con gli Stati Alleati (America, Francia e Inghilterra). In Istria si scatenò l’inferno. Al Teatro Monte Baldo di Brentonico, domenica 10 febbraio 2019 ad ore 16.15, “Giorno del Ricordo”, sarà presentato lo spettacolo Istria 1943: Joh mene! – un grido nel buio. Ma chi era il protagonista di questo racconto teatrale? Erminio Girardelli, un maestro elementare nato nel 1884 a Valle S. Felice, in Val di Gresta, che, dopo aver insegnato in varie scuole locali e in Alto-Adige, venne trasferito prima in Dalmazia e poi in Istria, a quel tempo italiane. Nei mesi che seguirono l’armistizio, Erminio si trovava a Lanischie (Lanišće), con moglie e figlio. Per gli Italiani che abitavano nel Litorale Adriatico, l’8 settembre rappresentò l’inizio della fine perché si scatenò la furia dei nazisti, dei partigiani titini e dei nazionalisti locali, che sfruttarono quel momento di confusione politica per conquistare quelle terre e creare una nuova nazione jugoslava indipendente. Erminio non fece più ritorno da quel piccolo villaggio istriano. Maestro del paese e vicesindaco venne, come molti altri italiani, torturato e gettato in una foiba poco distante dal paese, come testimoniò in seguito un pastore del luogo. Di questa storia vera parla lo spettacolo Istria 1943: Joh mene! – un grido nel buio. Si narra di una famiglia: di una moglie cui hanno assassinato il marito; di una madre che deve prendersi cura, da sola, del figlio; di una donna imprigionata per aver sposato un italiano costretta poi a fuggire dalla sua terra natale divenuta pericolosa e nemica. Ma quella donna, se non riuscì a salvare il marito, lottò fino in fondo per salvare almeno il figlio e garantirgli un futuro dignitoso.
Ingresso libero
Il figlio ormai cresciuto, Zeffirino Girardelli, sarà presente allo spettacolo come testimone vivente di quei fatti. Sarà presente anche Roberto De Bernardis, Presidente del Comitato provinciale di Trento dell’Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia.
organizzazione: Assessorato alla cultura e istruzione del Comune di Brentonico con il Patrocinio del Comitato provinciale di Trento dell’Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia