J. Futura Orchestra

Musica

Orchestra J. Futura
Direttore Maurizio Dini Ciacci

W. A. Mozart
Ouverture da "Der Schauspieldirektor" K. V 486
F. Schubert
Ouverture "In Stile italiano" in Re magg. D. 590
G. Rossini
Sinfonia dall'opera "La Cenerentola"
F. Mendelssohn
Ouverture da "Le Ibridi" op. 26
* * *
F. Poulenc "Sinfonietta"

Il programma d'esordio dell'Orchestra J. Futura è caratterizzato da una forte componente simbolica: le quattro Ouvertures che si riferiscono alla prima parte e l'impegnativa Sinfonietta che occupa, interamente la seconda, inaugurano in effetti un percorso di estrema varietà stilistica in grado di evidenziare le qualità tecnico-interpretative del giovane complesso strumentale e la sua apertura nei confronti della letteratura musicale di ogni epoca.
L'Ouverture mozartiana, scritta nel 1786 e che introduce il Singspiel omonimo, è una pagina felicissima ove spiccano un'originalità, un'invenzione melodica ed una scorrevolezza assolutamente straordinarie, tipiche della più alta ispirazione del genio salisburghese.
Il mondo poetico di Franz Schubert è ben delineato da questa Ouverture del 1817 in cui possiamo ritrovare tutti quei caratteri di affettuosa e soffusa creatività tipici del compositore: lo Stile italiano rimanda a quell'esigenza dell'omaggio ad un Paese "Goethe docet" che all'epoca rappresentava un punto di riferimento obbligato per la sensibilità e la cultura europea.
La Sinfonia rossiniana, scritta anch'essa nel 1817, testimonia di un mondo poetico affatto differente dal precedente: autenticamente "operistica" ci introduce a quella originalissima concezione che alla freschezza dell'ispirazione ed alla squisita vocazione melodica unisce quella verve ritmica e quelle soluzioni dinamiche e coloristiche tipiche del teatro di Rossini.
L:Ouverture di Mendelssohn, composta nel 1829, veniva considerata da Wagner una fra le più perfette composizioni del genere "descrittivo": tale giudizio appare limitativo dal momento che siamo in presenza di una pagina di ampio respiro in cui l'emozione contemplativa del musicista si inserisce in un contesto di perfezione formale e di equilibrio propri di una vena espressiva ricca di gusto, sobrietà e nobile ispirazione.
Francis Poulenc appartiene a Quella schiera di musicisti del XX secolo definiti a torto "minori" per una loro volontaria assenza dal grande dibattito culturale e dalle istanze creative derivanti dalla nuova sensibilità novecentesca. Pure, la sua musica, svincolata da ogni esigenza progressista, strutturalista e Quant'altro, trova la sua ragion d'essere nel recupero lieve di un neoclassicismo tipicamente francese fatto di limpido nitore formale, cordialità espressiva, orecchiabilità facile ed invitante, scorrevolezza ritmica e melodica.
A Queste caratteristiche non si sottrae la "Sinfonietta", che, composta nel 1947, è uno dei lavori più eseguiti ed amati di Poulenc: in questo autentico "biglietto da visita" la brillantezza della strumentazione, il virtuosismo contenuto, la raffinatezza del linguaggio non si incrinano mai per suggerire conflitti drammatici Quanto piuttosto per sottolineare un elegante e distaccato disimpegno dalle urgenze dell'epoca.

Orchestra J. Futura
Nata nel 2006 per volontà di Paola Stelzer, che ne diventa Presidente, e Maurizio Dini Ciacci, che ne assume la direzione artistica, l'Orchestra è composta da giovani strumentisti italiani selezionati dopo una serie di audizioni a livello nazionale. Partner istituzionale dell'orchestra è la Fondazione Gioventù Musicale d'Italia che intende in questo modo sottolineare la sua presenza in ordine alla crescita professionale di chi è agli esordi in questo problematico settore musicale. I concerti vengono pertanto sistematicamente preceduti da stage formativi sotto la guida di docenti di chiara fama per evidenziare quell'aspetto didattico che caratterizza la logica del progetto, non intendendo quindi creare sovrapposizioni di sorta all'attività ordinaria dei complessi professionali.
Di conseguenza J.Futura si propone di sviluppare progetti musicali senza limitazione di stile e tendenza coinvolgendo a vario titolo Istituzioni ed Enti di produzione in grado di coglierne le finalità e sostenerne l'attività.

Direttore Maurizio Dini Ciacci
Pianista, compositore, direttore d'orchestra, svolge attività direttoriale a partire dagli anni '80, owero dopo la sua pluriennale e feconda collaborazione con Luciano Berio. Ha diretto importanti Orchestre nazionali -Rai Roma e Napoli, Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Haydn, Orchestra Internazionale d'ltalia prendendo parte a Festiva! internazionali di grande rilievo (Parigi - Sofia - Strasburgo - Reykiavik - Bruxelles - Liegi - Tokyo..) collaborando con artisti di fama internazionale (S. Vegh, B. Tuckwell, P. Amoyal, B. Canino, A. Kravtchenko, S. Milenkovic, F. J. Thiollier, K. Criswell, London Voices...). È stato Direttore artistico del Festival "Musica '900" di Trento finp al 2005. Attualmente è Direttore artistico del Concorso Internazionale per Direttori di Orchestra intitolato ad Antonio Pedrotti e responsabile artistico dell'Orchestra J. Futura.

Orchestra
violini Laura Brunello, Stefano Bruni, Elisa Bruti, Margherita Busetto, Enrico de Bertolini, Marco Domenichelli, Ena Talakic, Angelica Faccani, Francesco lorio, Sergio La Vaccara, Francesco Lovato, Emanuele Marchi, Andrea Mattevi, Martina Mazzon, Alessia Pallaoro, Giovanni Battista Scarpa, Alessandra Scatola, Francesca Turcato, Enrico Vacca, Matteo Zanolli
viole Francesca Canova, Simone Laghi, Giorgia Mosna, Marco Nason, Gianluca Zanolli, Benedetta Zucconi
violoncelli Valerio Cossu, Matteo Rinaudo, Caterina Rossi, Angelo Santisi, Nicola Segatta, Andrea Waccher
contrabbassi Elena Manenti, Nicola Monti, Alessio Trapella flauti Antonio Chessa, Elena Gabbrielli
oboi Angelica Da Ronco, Francesco Lovecchio clarinetti Francesco Socal, Manuela Vettori fagotti Igor Delaiti, Anna Orlandi
corni Roberto Garniga , Alessandro Valoti
trombe Giacomo Gabriele Bezzi, Alessandro Ferrari trombone Federico Caldon timpani Mirko Pedrotti
arpa Alessandra Robles

Docenti
violini e viole Pavel Berman (concertista -didatta), Margit Spirk (concertista -didatta)
violoncelli e contrabbassi Francesco Ferrarini (primo violoncello Orchestra Teatro Regio di Parma)
legni Michela Francini (concertista)
ottoni Rosario Macaluso (prima tromba Teatro La Monnaie Bruxelles)
direttore d'orchestra Maurizio Dini Ciacci