Kinshasa Kids
Effetto Festival
VO con sottotitoli in italiano
Belgio/Francia, 2012
Titolo originale: Kinshasa Kids
Genere: Drammatico
Durata: 85'
Regia: Marc-Henri Wajnberg
Cast: José Mawanda, Rachel Mwanza, Emmanuel Fakoko, Bebson Elemba, Gabi Bolenge
Kinshasa, Congo. Circa trentamila bambini sono accusati di stregoneria e cacciati di casa. Vivendo in strada, José e i suoi amici - tutti considerati dei bambini stregoni - decidono di formare una band musicale per respingere la sfortuna con l'aiuto di un pazzo impresario chiamato Bebson. Insieme scuoteranno Kinshasa!
Dopo l'anteprima mondiale alle giornate del cinema di Venezia torna per la prima volta in Italia "Kinshasa Kids", insieme al suo regista Marc-Henri Wajnberg. Martedì 28 gennaio ore 20.45, Teatro comunale di Pergine.
"Ho scritto un film di finzione, ma ho usato il linguaggio del documentario per raccontarlo e catturare lo spirito di Kinshasa: lo humor, il pathos, l'infinità di risorse e di inganni che si respirano in quella città. Il film segue molteplici fili narrativi, che vengono pian piano tessuti insieme come i pezzi di un puzzle, allo stesso tempo tragico e pieno di speranza. Mentre stavamo ancora esplorando la città alla ricerca delle location migliori, i bambini hanno cominciato a raccontarci le loro storie e ben presto anche gli adulti: musicisti, operai, madri di famiglia, disabili e poliziotti. La sceneggiatura di Kinshasa Kids è nata da questo incredibile caleidoscopio di vite". Marc-Henri Wajnberg
Marc-Henri Wajberg, che sarà presente in occasione della proiezione a Pergine, è stato co-produttore de "Le cinque variazioni" di Lars von Trier e Jørgen Leth, ha diretto molteplici documentari vincitore di prestigiosi premi internazionali e due lungometraggi: "Kinshasa Kids" e "Just Friends" (1995).
Il fenomeno degli shegué (bambini accusati di stregoneria) non è raro in Congo. Quando le coppie si separano, spesso la donna resta senza alcuna risorsa e non riesce più ad accudire i figli. Se i padri e le suocere rifiutano di farsene carico i bambini vengono abbandonati e spesso accusati di essere la causa di tutti i mali della famiglia. Alcuni vengono sottoposti ad esorcismi e terrificanti trattamenti di guarigione. Ma anche una volta "liberati dal male" vengono raramente riaccolti in famiglia. La loro unica possibilità di sopravvivenza è fuggire lontano e unirsi a migliaia di altri bambini nella loro stessa condizione, sulle strade della grande città. I "niños de rua" di Kinshasa sono noti come "shegué". I più fortunati di loro trovano lavoretti saltuari, ma la maggior parte sono condannati a una vita di emarginazione sociale e criminalità.
Tutti i bambini del film sono shegué. Emma, José, Gaby, Joël, Gauthier, Michael, Rachel e Sammy non si conoscevano prima del film e quattro di loro hanno continuato a vivere insieme. Prima dell'inizio del film Rachel, l'unica ragazza del gruppo, aveva 12 anni e per sopravvivere vendeva alcol e si prostituiva. Lavorare al film ha cambiato la sua vita per sempre. Al termine delle riprese è stata scelta per il ruolo principale in "War Witch" e ha vinto l'Orso d'oro come miglior attrice al Festival di Berlino. Ora va a scuola a Kinshasa e sogna una carriera nel cinema. Per gli altri sette protagonisti del film, Rachel è un modello di come è possibile sconfiggere la malasorte, anche per un ex-shegué.
organizzazione: Associazione culturale Aria - Comune di Pergine Valsugana