Kreative Ensemble

Musica

Nel 1983 alcuni musicisti che ricoprivano il ruolo di prime parti in importanti orchestre italiane si unirono in una nuova realtà musicale, punto di incontro per la loro creatività: il Kreative Ensemble ‘700. Da allora il gruppo collabora con prestigiosi solisti, interpretando le più belle pagine di musica da camera e sinfonica dal Settecento ai nostri giorni. Numerose le tournée in Europa e in America e le partecipazioni a festival importanti.
Sulla ribalta di Stenico saliranno Sonia Domuscieva (violino), Franco Turra (violino), Giuseppe Miglioli (viola) e Fernando Sartor (violoncello), accompagnati da tre noti solisti italiani.

Dalla fine del Barocco alle armonie del Classicismo: i tre solisti che affiancheranno il Kreative Ensemble ‘700 ripercorreranno due secoli di musica celebre. Il violino di VIKTORIA BORISSOVA - che si è perfezionata all’Accademia di Cremona con Salvatore Accardo e collabora con il Teatro e la Filarmonica della Scala - farà risuonare il Divertimento per Quartetto di Haydn e il concerto detto “Il Favorito” di Vivaldi. Toccherà poi al celeberrimo concerto di Benedetto Marcello per oboe e archi aprire le porte al secondo solista, PAOLO BRUNELLO: attualmente primo oboe dell’orchestra di Padova e del Veneto, ha collaborato con la Rai di Milano e di Torino, con l’Accademia di Santa Cecilia e con la Scala, dopo aver frequentato la Hochschule der Kunst di Berlino alla guida dell’oboista Schellenberger. Sarà poi il Concerto op.IV n.6 di Haendel a portare sul palcoscenico come solista il clavicembalista ROBERTO LOREGGIAN - diploma d’onore, nel 1994, al Conservatorio Reale dell’Aja e cembalista dell’Orchestra di Padova. Il programma si chiuderà con il Concerto BWV 1060 per violino, oboe, archi e basso continuo di Bach, portando sulla scena, accanto al Kreative Ensemble ‘700, tutti e tre i solisti.

In programma musiche di F. J. Haydn (Divertimento per Quartetto), A. Vivaldi (Concerto F1 n. 208 “ Il Favorito”), G. F. Haendel (Concerto per clavicembalo, op. 4 n. 6), J. S. Bach (Concerto BWV 1060 per violino, oboe archi e b.c.), B. Marcello (Concerto per oboe)

L’accesso al castello è possibile a piedi o utilizzando la navetta, con partenza da Trento (max 29 posti) in Piazza Garzetti (ore 19). Fermate previste a Comano Terme: Grand Hotel Terme, Stazione Autocorriere - APT, Piazza mercato, Castel Stenico.
Da Trento è necessario prenotare la navetta. Tale prenotazione é valida anche come prenotazione del concerto. Si accederà al concerto fino all'esaurimento dei posti disponibili.

Castel Stenico, alle porte del Parco
Aggrappato su uno sperone roccioso che guarda a vista l’omonimo paese, proprio alle porte del Parco Adamello Brenta, il Castello di Stenico fu teatro di lotte secolari: tra le sue mura, che appartennero a svariate generazioni di principi e prelati, l’impianto architettonico porta il segno dei poteri che si avvicendarono lungo il corso del tempo. Pochi chilometri in direzione ovest rispetto alla città accompagnano i visitatori sotto le mura di questo maniero, che fu a lungo avamposto del potere dei Principi Vescovi di Trento: la sua posizione, a cavallo di un passaggio obbligato, costituì motivo di contesa strategica nel territorio delle Giudicarie.
Sorto nel XII secolo, il Castello di Stenico mantiene intatto ancora oggi tutto il suo fascino: nella sua mole si coniugano le testimonianze di tanti stili, dal romanico al rinascimentale, come l’impronta delle mani dei notabili che ne tennero in pugno la guida. È, in particolare, il ricordo del potente Bernardo da Cles a lasciare segni notevoli nell’impianto architettonico del castello: la loggia gettata tra i due principali corpi di fabbrica fu una sua realizzazione. Al suo gusto si devono le decorazioni rinascimentali di numerose sale: il fregio della Sala dei Putti, ad esempio, ma anche quello della Sala dei Medaglioni, decorato con figure allegoriche femminili. Ben lontana dalla leggiadrìa lasciata dal Rinascimento è l’atmosfera che si respira, invece, nelle parti più antiche del vecchio maniero; l’austerità del Medioevo si fa palpabile nella Sala del Giudizio e in quella del Consiglio: anticamera delle oscure prigioni, dislocate nella Torre di Bozone.
Oggi il Castello di Stenico è una sede distaccata del Castello del Buonconsiglio e ospita una parte molto ricca delle collezioni provinciali: ritratti del Settecento, mobili e corredi ecclesiastici del Seicento, arredi e manufatti in legno tipici della tradizione trentina. Merita sicuramente una menzione una collezione estremamente curiosa, che trova posto tra le stanze di Castel Stenico: quella composta da un nutrito repertorio di forzieri, chiavi e serrature.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali, Museo Castello del Buonconsiglio - Hanno collaborato: Comune di Stenico, APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta