L'Aida, ovvero tragicomiche egitto-padane

Teatro

Dal testo inedito di Alvisi Anselmo (1897) e da "Aida. La bella schiava etiope" di Armando Dominicis
Consulenza storica e drammaturgica Remo Melloni
Drammaturgia Aurelia Camporesi e Angelo Generali
Registrazioni "per pianola meccanica" Enrico Arias
Esecuzioni dal vivo Delfio Plantemoli

"Volgeva circa l'anno 2500 e cioè il quindicesimo secolo avanti l'era volgare. La città di Menfi, la metropoli egizia, era tutta in moto"
Così Armando Dominicis fa iniziare il suo racconto in prosa della storia della bella schiava etipoe. Ma subito dopo il piano temporale del racconto si sdoppia introducendo un'altra storia. E' l'estate del 1895. A Tibicinci e Scanapolastri, contadini emiliani, giunge improvvisa ed imperiosa la chiamata alle armi; si deve correre alla difesa dei sacri confini della patria minacciati dall'invasione dei barbari etipopi. Gli Etiopi che a fine Ottocento ci invadono?
Naturalmente no, è in realtà la vicenda musicata da Verdi che si ribalta in metafora della campagna coloniale d'Etiopia e il racconto si articola dunque in un continuo e vicendevole rimando tra la storia di Aida e quella nostrana spedizione di conquista.
Dunque, tra imprecazioni e svogliati sogni di gloria, tra rammarico per i campi e le donne abbandonate, tra diffidenza e disprezzo per quella "razzalula" di incomprensibili negri che vanno ad affrontare, i nostri eroi partono di malavoglia, imbarcandosi in una picaresca avventura di guerra che li trasforma. Diventano solidali con il proprio prigioniero negèr Snapata e si fanno salvatori di Radames, condannato a morte in ragione del suo eversivo amore per Aida, attraverso un finale che cambia e risolve quello del dramma verdiano con un bombarolo ottimismo: introdottisi nel sepolcro, infatti, il drappello, mutatosi in manipolo di disertori, fabbrica un ordigno con il quale farà saltare in aria il sepolcro stesso, oltre che faraoni e sacerdoti.

INTERPRETI PRINCIPALI: Aurelia Camporesi, Angelo Generali, Giovanni Sarti, Massimiliano Sassi, Delfio Plantemoli - REGISTA: Angelo Generali
Aurelia Camporesi aiuto regista - COMPAGNIA: Rosaspina. Un teatro/ERT Emilia Romagna Teatro/Santarcangelo dei Teatri


organizzazione: Assessorato alla Cultura del Comune di Civezzano