L'Alba della Grande Guerra

Mostra

Perché 65 milioni di uomini per quattro anni, dall’estate del 1914 all’autunno del 1918, si massacrarono sui campi di battaglia?
Dopo la prima guerra mondiale, nulla fu più come era prima. Dieci milioni di morti, venti milioni di feriti, centinaia di migliaia di orfani e vedove. Un oceano di sofferenza, una strage indicibile, da cui scaturì di lì a pochi anni una tragedia ancora più grande: la seconda guerra mondiale, passando attraverso l’orrore delle dittature più violente che la Storia abbia mai conosciuto e il perfezionamento di quelle armi di sterminio di massa sperimentate per la prima volta proprio sui campi di battaglia del primo conflitto.
L’Europa prima della guerra era dominata da alcuni Stati che erano veri e propri imperi mondiali: l’Inghilterra, il blocco continentale zarista, la Francia (che possedeva molte colonie in Africa), la Germania, l’Impero austroungarico. Naturalmente questi “giganti” ambivano ad espandere e accrescere il proprio ruolo sul continente e nel mondo, a discapito di altri. Vi erano rapporti di forza che si ripercuotevano inevitabilmente sulla politica.
C’era la corsa agli armamenti perché questo significava dimostrare di essere più forti: gli anni che precedettero il conflitto furono non a caso gli anni della corsa al riarmo navale tedesco e britannico. Armarsi per dominare la scena politica mondiale.

Attraverso questo nuovo percorso espositivo il Centro Documentazione Luserna vuole illustrare le cause e le ragioni che hanno portato l’Europa al conflitto. "L'Alba della Grande Guerra" integra la mostra "Galizia 1914" (che viene riproposta nel 2013 dato il successo riscontrato nel primo anno di apertura).


organizzazione: Centro Documentazione di Luserna