L'Odissea del Zane

La storia dello spettacolo è un viaggio che si trasforma in una vera e propria “Odissea amplificata”, che travalica i confini mediterranei dei suoi predecessori, attraversa le antiche “Colonne d’Ercole”, e si perde nel grande Oceano della fantasia: <<L’Oceano di tutti gli Oceani>> pensa il protagonista Zane <<che puol esser fatto de acqua, de foco, de aria, de terra, de foglie, de tutto!>>.
Un sogno ricorrente attraversa la scena di questa Odissea: si tratta di una culla di vimini, fatta a forma di guscio di noce, come una barchetta che naviga da sola, affidata alle acque, ai venti, ai ghiacciai in movimento, ai fiumi di lava, alle frane di ghiaia… a tutto ciò che scorre e che trasporta. Sarà questo “sogno guida”, la piccola stella cometa, che condurrà Zane de Qua nelle avventure della sua Odissea, fino a farlo approdare sulle spiagge del Brasile. Una volta giunto lì, incontrerà un nuovo mare: il grande Oceano Verde della Foresta Amazzonica.
È qui, nel cuore dell’Amazzonia, in uno degli ultimi tratti sopravvissuti di quella magnifica foresta originaria che un tempo ricopriva gran parte della cintura emersa equatoriale e tropicale del nostro Pianeta, che Zane Odisseo scopre le sue origini e si riconnette con il suo futuro: lui è uno Zanni Oxossi, figlio dello spirito delle foreste. Lui è uno Zanni Ecologista, in fondo, legato agli antichi “Oceani Verdi” del Pianeta e pronto a difenderne e testimoniarne il valore, anche oggi, in mezzo alla distruzione. Lui è uno Zanni Messaggero, in grado di navigare sopra e sotto la superficie, per portare ovunque i segni degli alberi, i segni della Vita… che siano essi gusci di noce o semi del Pau Brasil