L'arte e la magia a Coredo ed al Santuario di San Romedio
Vivi l'Ambiente 2004
Visita al paese con le sue case più antiche insieme alla storia reale e magica che queste raccontano, percorrendo inoltre la strada dal paese di Coredo fino al Santuario di San Romedio.
Destinatari: adulti e ragazzi
Calendario: ogni martedì dal 6 luglio fino a fine agosto
Ritrovo: ore 9.00 presso lAPT di Coredo
Durata: dalle 9.00 alle 12.00 ca.
Prenotazioni: sede del Laboratorio territoriale della Valle di Non: Casa Marta - via Marta 1 - 38010 Coredo - tel. 0463 538091, e-mail: valledinon@educazioneambientale.tn.it, oppure APT di Coredo - tel. 0463 536499. La partecipazione è gratuita
Una vertiginosa piramide di chiesette sovrapposte, collegate da una ripida scala di 131 gradini, forma il santuario di San Romedio.
La sua particolare conformazione architettonica, protratta verso il cielo e arrancata su di un roccione alto settanta metri, tra boschi popolati da cervi e caprioli, fa inevitabilmente pensare alla prima pagina di un libro di fiabe, che si apre lentamente e comincia a raccontare...
Romedio, signore del castello di Thaur, vicino ad Innsbruck, dona i suoi possedimenti e dopo essere andato pellegrino a Roma e approfondito la sua conoscenza della parola di Dio, si ritira in una grotta non lontano dal luogo del martirio dei tre primi cristiani venuti ad annunciare il Vangelo nella Valle di Non, uccisi e bruciati nel 397.
Romedio trova in questo luogo una nuova dimensione di se stesso, delle cose e delle persone che lo circondano e che considera fratelli. Alla sua morte gli viene scavata nella roccia una tomba, che diviene meta di pellegrinaggio. Coloro che lo avevano amato e stimato costruiscono intorno all'anno 1000 la prima chiesetta, il primo passo verso quello che diverrà il santuario. Nel XII secolo il culto di S. Romedio viene ufficialmente riconosciuto dal Vescovo di Trento.
Nel corso dei secoli altri pellegrini portano pietre (i primi "ex voto") e costruiscono quel monumento di fede che ancor oggi richiama al silenzio e alla preghiera. Il santuario è direttamente collegato alla basilica dei martiri anuniensi (a Sanzeno) da un percorso penitenziale segnato dai capitelli della Via Crucis, costruita nel 1940. Ammirata la facciata, tipica architettura anaune del XVIII secolo, con il crocifisso ligneo e la statua di S.Romedio con l'orso, si entra nel cortile rinascimentale attorno al quale sorge la casa di abitazione che dal 1948 è convento francescano.
L'arco trionfale segna l'ingresso nel luogo sacro, che si articola in 5 chiesette: chiesetta dell'Addolorata, costruita in ringraziamento per la pace dopo la guerra del 1915-18; chiesetta di S. Giorgio del 1489, chiesetta di S. Michele del 1514.chiesa maggiore di S. Romedio eretta nel 1536 e la chiesa Antica, la prima costruita, che conserva in urne, nel sacello, le reliquie del Santo. A partire dal XV secolo si portano oggetti di vario genere che raccontano incidenti, malattie, pericoli offerti da ogni categoria di persone. Molti di questi "ex voto" sono appesi lungo le scale, i più antichi e pregevoli sono custoditi nel santuario. Intorno alla vita di S. Romedio sono nate delle leggende, tramandate fino a noi attraverso le generazioni che confermano e rafforzano la devozione che la gente trentina ha nei confronti del Santo.
(testi tratti da "San Romedio e il suo Santuario",
breve guida storico-artistica, di frate Angelico Boschetto, San Romedio 1989, tradotto in tedesco nel 1990 e in inglese nel 1992).
da www.valledinon.tn.it
organizzazione: Rete trentina di educazione ambientale - APPA