L'arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
Altri Percorsi

CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
L’arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento
di Georges Perec
traduzione Letizia Pellizzari Gusella
regia Alessandro Marinuzzi
con Rita Maffei

In un’epoca come quella attuale in cui le parole flessibilità, precariato, mobilità e mobbing sono entrate prepotentemente e controvoglia nel gergo quotidiano di milioni di giovani, lo spettacolo grottesco intitolato L’arte e la maniera di abbordare il proprio capoufficio per chiedergli un aumento, scritto dal sociologo e intellettuale francese Georges Perec nel 1968 ma tuttora attualissimo non poteva mancare nella stagione “Altri Percorsi” dedicata al lavoro.
Lo spettacolo esplora la casistica della richiesta di aumento, esaurendone matematicamente le probabilità in un gioco ironico e crudele in cui si espongo le mille varianti e si tentano improbabili e divertenti istruzioni per l’uso. Questi folli, demenziali e ostinati consigli vengono dati rivolgendosi direttamente ad una quarantina di spettatori, il che spiega il doppio appuntamento con lo spettacolo firmato dalla coppia Marinuzzi/Maffei.
Il pubblico viene invitato ad accomodarsi in una sala riunioni e a sedersi attorno ad un grande tavolo da Consiglio di Amministrazione ingombro di oggetti.
Ed è proprio il continuo e ossessivo rivolgersi all’ascoltatore da parte di Rita Maffei, attrice protagonista e direttrice dello Stabile di Innovazione del Friuli, a mantenere il testo di Perec (Parigi 1936 – 1982) sempre in bilico tra il maniacale divertimento matematico e la disperata ricerca di una soluzione, tra le comiche vicende del povero protagonista e la commovente inutilità dei suoi tentativi, rendendo tutta l’opera metafora di una infinita rincorsa esistenziale: qualcosa che i tanti giovani alla ricerca di un posto fisso o di un primo impiego conoscono benissimo per averla provata sulla loro pelle.
“La vicenda dell’impiegato di Perec che continua a vivere ed invecchiare all’interno della stessa azienda illudendosi di riuscire ad ottenere un seppur minimo aumento di stipendio mi sembra ormai una storia -sottolinea il regista- che non definirei più kafkiana o fantozziana, ma donchisciottesca, metafisica, appartenente a un eroe di un mondo fantastico che si scontra con una realtà incongrua, una falena solitaria che sbatte le ali contro la lampada della rivendicazione individuale, mentre la finestra del mercato del lavoro, sempre che sia aperta, sta da un’altra parte”.
Ad attirare l’attenzione degli spettatori è soprattutto la partitura di sottolineature ironiche e grottesche che la brava Maffei non manca di evidenziare con la sua recitazione misurata e quanto mai coinvolgente. Certo è che a distanza di trentasette anni dal suo debutto parigino per la compagnia di Marcel Cuvelier questo testo interpreta alla perfezione e propone dettagliatamente problemi e ansie attualissime anche oggi.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30