L'economia rurale, quali prospettive

Convegno

“L'economia rurale, quali prospettive” è il titolo della conferenza in programma sabato 22 giugno alle ore 17 presso l’antica Chiesa di San Barnaba a Bondo (Trento).
La conferenza che si terrà nell’ambito della mostra “L’uomo, l’Ambiente e il Lavoro”, che vede l’esposizione delle opere di Ciro Roberto Cipollone e di Antonio Stagnoli, è stata promossa e organizzata grazie alla collaborazione tra il Comune di Bondo, guidato dal Sindaco Giuseppe Bonenti e lo Studio d’Arte Zanetti, dove Mario Zanetti, è da sempre impegnato nella realizzazione di progetti culturali di ampio respiro fortemente votati alla celebrazione del valore della terra, della natura e dell’arte, come la sua collana editoriale denominata “Tra Terra e Arte”.
All’incontro, in qualità di relatori, parteciperanno il professor Marco Vitale, economista d’impresa ed esperto di tematiche legate all’economia del territorio, Luca Rigotti, vicepresidente Cooperazione Trentina e Patrizia Pizzini, Dottore commercialista e Presidente della Scuola Musicale delle Giudicarie. Modererà Francesca Amè, giornalista.

L’agricoltura si trova oggi a far parte di un complesso sistema integrato in cui appare strettamente legata con le industrie. In questa prospettiva, l’economia rurale non ragiona più esclusivamente in termini di ciò che avviene in agricoltura, ma guarda al complesso del sistema agro-industriale. Questo comporta un notevole cambiamento nel modo di concepire l’attività agricola e, quindi, anche nella vita dei contadini.

Questo mutamento rappresenterà lo sfondo della conferenza che si svolgerà con la cornice delle opere di Cipollone e Stagnoli, che della terra e del legame tra uomini e terra raccontano molto.
Il pensiero degli artisti ben si sposa con quello del regista Ermanno Olmi che vede nella natura e nella civiltà contadina gli elementi da cui ripartire per superare l’attuale crisi. L’incertezza odierna offre un’occasione importante per ripensare il rapporto tra l’uomo e la natura attraverso i fondamentali come l’acqua, il pane, l’aria. Oggi le idee, i sentimenti, la cultura che richiamano i ritmi della vita sono gli unici elementi da mettere al centro di un progetto futuro.

Antonio Stagnoli, un uomo e un artista che nella vita ha conosciuto e sofferto la solitudine, la povertà e l’isolamento, con i suoi quadri rappresenta l’uomo intento in quell’attività che egli ha imparato a conoscere a Bagolino, sua terra natia: l’attività contadina. I personaggi che l’artista dipinge sono così i contadini, i vecchi, le donne, le capre e le mucche che popolavano le nostre valli e che, a partire dai ricordi di Stagnoli, nelle sue opere rinascono a nuova vita e si trasformano in memoria storica.

La capacità di riportare in vita si trova anche nelle opere di Ciro Roberto Cipollone, che da cose che non servono più al mondo dei consumi, “quasi fosse un manifesto contro la dittatura dello spreco”, realizza con saggezza e sensibilità nuove forme e nuovi elementi, restituendoli a una nuova vita. Nelle sculture di Cipollone anche gli attrezzi dei contadini vengono riassemblati con sapienza, e, facendo penetrare l’osservatore in un’altra visione delle cose, gli parlano di ciò che da solo non avrebbe saputo osservare.