L'elefantino

Stagione Teatrale di Borgo Valsugana e Grigno 2008/2009
Teatro per le scuole

La Baracca srl
L'elefantino
testo e regia di Bruno Cappagli
con Bruno Cappagli

Bubu è l’unico maschietto della famiglia e le sue sorelline sono troppo piccole per accudire alla casa, quindi mamma e papà hanno dato a Bubu l’incarico di lavare tutti i calzini della famiglia.
È un lavoro noioso e così Bubu, mentre lava, si racconta una storia. Come per magia i calzini prendono vita e si trasformano in animali della giungla che ci racconteranno di come il piccolo elefantino dal piccolo naso dotato di un’insaziabile curiosità, fu il primo di tutti gli elefanti ad avere la proboscide, e di come scoprì quanto gli fosse utile.
L’elefantino incontrerà animali di tutti i colori e di tutte le dimensioni, ma soprattutto incontrerà canzoni, perché ogni calzino ha un suono che fa cantare. Sono suoni che ricordano l’Africa, voci che lasciano immaginare la terra che la giraffa calpesta, gli alberi sui quali l’uccellino Kolokolo segnala la sua presenza o l’acqua verde e limacciosa del fiume Limpopo dove il coccodrillo aspetta per fare colazione.
La storia raccontata da “L’elefantino” è tratta molto liberamente da un racconto di Rudyard Kipling, e i bambini vi troveranno molto di più che una bella storia.
Prima di tutto l’immaginazione e l’intelligenza, che possono trasformare anche il lavoro più noioso in un gioco. Ci sarà poi la sorpresa, che nasce quando le cose di tutti i giorni (un paio di calze, una molletta, un vecchio ventaglio) vengono guardati con occhi nuovi.
E ancora ci sarà la musica per incantare e far cantare: a volte bastano due spugne e la musica arriva (se si ha voglia di giocare, ovviamente).
Certo, se si è troppo curiosi, qualche volta si può anche andare incontro a qualche guaio. Per esempio, può capitare che un naso si allunghi un po’ troppo…