L’immagine espansa

"697 MADRI" di Stefano Cagol presenta una conferenza di Alfredo Cramerotti:

"L'immagine espansa. La mutazione del ruolo della fotografia contemporanea"

 In questa regione di confine, in un piccolo paese nel cuore delle Alpi, in un luogo simbolico, ricordando i continui conflitti e le conseguenze della guerra per gli uomini e le donne, è estremamente rilevante la presenza di Alfredo Cramerotti per una conferenza sul ruolo delle immagini al giorno d'oggi.

Alfredo Cramerotti è il direttore del MOSTYN, il centro d'arte principale nel Galles; è nato in Trentino e questa è la prima volta che torna per un evento artistico.

Cramerotti e Stefano Cagol hanno avuto la possibilità di collaborare per il Padiglione Nazionale delle Maldive alla 55a Biennale di Venezia: Cagol come artista e Alfredo Cramerotti come parte del collettivo di curatori  CPS-Chamber of Public Secrets.

La conferenza è realizzata con la partecipazione di Franco Marzatico, Soprintendente per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento. 

Il progetto "697 Madri":

Si riferisce ai 697 giovani soldati morti nella prima guerra mondiale in questa zona di confine del Trentino e sepolti nel Cimitero militare monumentale austro-ungarico di Bondo.

Il 2 luglio l'artista Stefano Cagol ha chiamato tutte le donne a venire nel piccolo paese di Bondo, nel mezzo delle Alpi e le Dolomiti, per una performance partecipativa.

Centinaia di donne provenienti da tutta la regione e al di fuori hanno salito l’imponente scalinata in granito e hanno posato richiamando idealmente la sofferenza degli individuai e delle famiglie al di là di bandiere, schieramenti e appartenenze.

Sono diventati parte di un nuovo monumento alla vita e questa azione è stata immoratalata dall'artista in immagini video e fotografiche.

Ora le opere sono in mostra fino al 17 settembre presso l'Antica Chiesa di San Barnaba a Bondo, insieme ad un’installazione (alluminio e suono) che ricorda, con i suoi spigoli vivi, le condizioni estreme dei soldati in guerra sulle cime di queste montagne che ora appaiono come un paradiso naturale.