L'ora azzurra dell'ombra

Cinema

L’ora azzurra dell’ombra
Sceneggiatura, montaggio e regia di FRANCESCO DAL BOSCO.
Testo di ALESSANDRO TAMBURINI.

Il film-documentario ripercorre la vita e l’opera di Nedda Falzolgher, la più importante voce poetica del Novecento trentino.
Nata nel 1906 a Trento, trascorre tutta la sua vita nella sua città natale, bloccata su una sedia a rotelle dai devastanti effetti di una grave poliomielite contratta da bambina.
Questo non le impedisce di dedicarsi intensamente alla scrittura, attraverso la quale sembra in qualche modo riuscire a compensare la sua difficile condizione. Il talento fuori del comune e le qualità umane di Nedda la fanno in breve tempo diventare una sorta di punto di riferimento per l’ambiente letterario trentino degli anni Trenta; la sua casa di via Canestrini diventa il luogo dove giovani poeti e letterati si incontrano per discutere e confrontarsi.

Nonostante le difficoltà personali, che tra l’altro le impediscono di viaggiare, e i tempi oscuri che si trova a vivere (il Fascismo, la Seconda guerra mondiale, il Dopoguerra) nel 1949 riesce a pubblicare, per l’editore Ubaldini di Roma, uno straordinario volume di liriche, Fin dove il polline cade, con la prestigiosa prefazione di Silvio D’Amico.
Nedda muore nel 1956, a soli 50 anni, lasciando dietro di sé un’eredità letteraria e umana di eccezionale valore.

Il poeta Diego Gadler, in un’intervista a Renzo Francescotti, la ricorda così: “...era di una gentilezza toccante, dolce, femminile. C’era in lei un’ansia di assoluto. Sentiva tutte le cose come una testimonianza del divino: il fiume, un albero, il riso di un bambino erano per lei le pulsazioni spirituali della natura...”

Il film, presentato a Trento in occasione dell’8 marzo, sarà proiettato in 9 biblioteche del Sistema bibliotecario trentino con l’introduzione di Alessandro Tamburini


organizzazione: Biblioteca di Grigno - P.A.T. Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino