La Grande Guerra meschina

Teatro

Dalle lettere dei soldati dal fronte:
«Mi scrivono dall’Italia. E io che risposta devo dare? Che è semplicemente un grande macello e che questi assassini non vogliono finirla.» Uno spettacolo duro, che affronta argomenti negati in ogni guerra. La paura, la diserzione, l’odio nei confronti dei propri superiori. Uno spettacolo che non può essere chiamato spettacolo perché racconta l’indicibile; la guerra, ogni guerra non è fatta dai popoli, ma contro i popoli, contro tutti i popoli. Ogni guerra è combattuta contro l’umanità. Parole e canti, Bertold Brecht e Ivano Fossati e le melodie dettatendai cuori straziati di chi la guerra ha visto e non sa dimenticare; Disertore e Stelutis Alpinis.

Alessandro Anderloni, narrazione
Raffaella Benetti, canto
Thomas Sinigaglia, fisarmonica
Drammaturgia, testi e regia di Alessandro Anderloni
Ricerca musicale di Raffaella Benetti e Thomas Sinigaglia
www.aissamaissa.it


organizzazione: Istituto Cimbro Luserna