La Grande Guerra nella cartografia satirica europea

Mostra

Sarà inaugurata venerdì 4 luglio alle 11 a Strigno, presso il salone delle scuole elementari, la mostra "La Grande guerra nella cartografia satirica europea". La mostra rimarrà aperta (ingresso libero) fino a domenica 20 luglio con orario 10-12 e 16-19.30 (lunedì chiuso).

In occasione del centenario dalla Prima guerra mondiale l’assessorato alla cultura del Comune di Strigno e l’Associazione Giovane Europa di Ascoli Piceno propongono, in collaborazione con Rete Trentino Grande Guerra, Provincia autonoma di Trento, Comunità Valsugana e Tesino, Sistema bibliotecario Lagorai, Ecomuseo del Viaggio e Croxarie, una mostra di antica cartografia satirica d’Europa nel periodo tra la fine dell’Ottocento e la Grande Guerra. Una raccolta preziosa di carte geografiche della collezione Gianni Brandozzi che in chiave umoristica raccontano le tensioni tra i vari Paesi europei all’alba del conflitto.
Si tratta di un’occasione per approfondire un periodo storico importante grazie a documenti che cristallizzano gli stereotipi nazionali attraverso simboli ancora oggi attuali e raccontano gli sviluppi sociali dell’epoca non solo nella politica, ma nei nuovi stili artistici e di comunicazione.
La raccolta cartografica propone nomi di importanti cartografi e giornalisti dell’epoca, dall’inglese Fred Rose all’italiano Galantara: artisti che riescono a restituire in simboli il complesso contesto sociale all’alba della Grande Guerra.

Nel XVII secolo nascono in Olanda le carte figurate, ossia le mappe iconografiche in cui la carta è integrata da immagini decorative di popoli e luoghi riferiti ai propri territori. Lo scopo era quello di dare la possibilità allo spettatore di visualizzare l’essenza fondamentale di ogni paese. Il XVII secolo è inoltre caratterizzato in Europa da un movimento di rinascita della civiltà classica, della Grecia e Roma antica. Appaiono così in forma visiva elementi iconografici classici sui frontespizi dei Grandi Atlanti come nel Theatrum Orbis Terrarum dell’Ortelius. Proprio in questa veste prende forma nella cartografica l’antropomorfizzazione, come nella mappa dell’Europa a forma di regina, originariamente progettata da Johannes Putsch (Bucius) nel 1537 e poi pubblicata da Sebastian Munster nella sua Cosmographia. Tra i primi esempi di questo genere è l’opera di Opicino de Canestris dei primi anni del XIV secolo.
Nel corso dei secoli sono diversi gli esempi di questa rappresentazione allegorica nella cartografia ma è solo nel XIX secolo che nasce un nuovo genere satirico europeo – la vignetta politica – che riflette l’epocale cambiamento politico e culturale che ha avuto luogo in Europa tra il 1845 e il 1945.
Le nuove disponibilità economiche, l’umorismo e la facile diffusione del nuovo modello di mappa rendono sempre più popolare e accessibile questo stile rappresentativo. L’era della pace in Europa tra 1871 e il 1914 cristallizza la forma e il design di questo nuovo genere e trova espressioni innovative nella ormai famosa opera di artisti come Fred Rose.
Nella caricatura dei vari stati europei queste immagini simboliche riflettono gli stereotipi nazionali, come il soldato prussiano e il Grande Orso russo. Allo stesso modo appaiono i simboli nazionali mitici e storici: l’eroina rivoluzionaria francese, Marianne e il britannico solido e affidabile, John Bull.

Sempre più politicizzata, la mappa ‘serio-comica’ è utilizzata dalla propaganda politica all’alba della Prima guerra mondiale; nuovo mezzo di comunicazione, come ad esempio l’immagine commovente di un film, la cartografia satirica divenne nuovo strumento di manipolazione di massa e propaganda popolare visiva. Rimane il ricordo della mappa tradizionale umoristica nella propaganda satirica della Russia bolscevica dopo il 1918 e in alcuni manifesti di propaganda della Seconda Guerra mondiale.
I simboli più duraturi e ricorrenti che appaiono sulla mappa satirico europea non sono radicati nell’arte antica e nei vecchi miti nazionali, ma sono due icone di risonanza nella politica: il polpo mostruoso che tutto impiglia e il ragno gigante che tesse la sua tela attraverso la cartografia d’Europa.

PER APPROFONDIRE:
è online il minisito della mostra >> dove sono disponibili il catalogo, alcune mappe e ulteriore materiale di approfondimento