La Madonna riapparsa ai Monti

Manifestazioni ed eventi

Cerimonia di presentazione de «La Madonna di Campiglio» di Gottfried Hofer, il grande dipinto che per oltre vent’anni è «scomparso», nascosto alla vista da una quinta teatrale, e che ora torna a farsi ammirare
Con la partecipazione del Coro Presanella

«La Madonna di Campiglio» di Gottfried Hofer è riapparsa ai suoi monti e la giovane storia della località che sta al cospetto delle Dolomiti di Brenta, oggi ha ricomposto un importante tassello. L’enorme tela (sette metri e mezzo per quattro) raffigura la Madonna di Campiglio con il Bambino che riceve per mano di tre giovani pastorelli i doni della valle. Il dipinto non si era mai spostato dalla posizione originaria, ma dai primi anni Ottanta del Novecento era «scomparso», completamente nascosto alla vista da una struttura di servizio al palco teatrale, e ormai largamente dimenticato.
L’attuale proprietà, «i Grandi Viaggi Spa», dopo l’importante passo della tutela della Soprintendenza provinciale ai beni architettonici, e dopo la prima mostra dedicata al pittore (esattamente un anno fa), è ora intervenuta rimuove ndo parte del palco, e la «Madonna di Campiglio» è riapparsa ai monti. Un dipinto che si fonde con gli elementi della storia e dell’identità di una delle località turistiche montane più celebri al mondo.
Ci troviamo, infatti, nel cuore della storia di Campiglio: è il 1868 quando, per 40 mila fiorini, Giovan Battista Righi acquista dal Capitolo di Trento i prati e i boschi di proprietà dell’antico ospizio di Santa Maria di Campiglio. Fino allora la zona era del tutto inospitale, ma proprio lì, su quanto rimaneva del vecchio ospizio, in pochi anni nasceva lo «Stabilimento Alpino», che presto diventava - col nuovo proprietario, Franz Josef Österreicher - l’hotel «Des Alpes». Il quale negli ultimissimi anni dell’Ottocento riceveva un nuovissimo salone da pranzo, oggi «Salone Hofer» dal nome del pittore che nel 1897 veniva chiamato a decorarne le pareti (opera che ultimerà l’anno successivo).
«Il signor Franz Josef Österreicher - scrive qualche anno dopo Max Kunze nella sua guida «Die Siedelung Madonna di Campiglio und ihre Umgebung» - ha fatto decorare questa nuova sala che è capace di circa quattrocento persone. Il pittore incaricato, signor Gottfried Hofer, non si è rifatto a nessun criterio tradizionale, ma ha svolto il tema in modo del tutto originale».
Sulla parete nord del salone una grande tela raffigura la Madonna di Campiglio (nota anche come «Madonna di Campiglio tra i rododendri») in una natura generosa, dove dominano i colori dell’erba d’altura e dei rododendri, con lo sfondo di un cielo alpino trattato alla caseina, dominato dal Brenta e dalle sue guglie. Un omaggio, ad un tempo, all’ambiente naturale e alla Madonna di Campiglio, dispensatrice di speranze e di grazie ai valligiani che per secoli erano accorsi in processione sui prati dell’alpeggio.

«È una grande emozione», dice Giovanna Recusani, curatrice della ricerca e della mostra dedicata a Hofer (l’anno scorso a Campiglio e giusto in questi giorni a Bolzano); «Per me che finora avevo avuto solo una fotografia, ma senz’altro anche per i Campigliani, molti dei quali ricordano ancora quando la Madonna di Campiglio di Hofer era la protagonista assoluta del salone Hofer. Il dipinto, con la sua freschezza e la sua armonia, è l’opera in cui il pittore mette assieme il suo amore per la natura alpina con il suo talento di ritrattista. Ringrazio di cuore l’Hotel Relais Des Alpes per la sensibilità e la generosità che ci ha permesso di riappropriarci dell’opera-emblema del paese, in particolare il presidente de «iGrandiViaggi» Luigi Clementi e il direttore marketing Guido Viganò, oltre alla direttrice dell’hotel Ivana Antoniolli. Il 15 agosto organizzeremo una grande festa al salone Hofer dove tutti saranno invitati a festeggiare il ritorno della Madonna. Sono felice che Gottfried Hofer mi abbia dato la possibilità di scoprire un pezzo di storia del paese, e che questo abbia portato alla bella mostra qui a Campiglio, l’anno scorso, e a quella di Bolzano, aperta tuttora e fino al 29 luglio. Voglio anche ricordare che due opere di Hofer sono state scelte quali immagini per i manifesti del Trento Filmfestival della Montagna, la scorsa primavera. I dipinti di Hofer parlano della storia di Madonna di Campiglio e del suo paesaggio meraviglioso: un bene dunque che va doppiamente tutelato».
«Il desiderio di “recuperare” la famosa Madonna di Campiglio del pittore Gottfried Hofer - afferma Guido Viganò, direttore marketing de “iGrandiViaggi” - nasce da due motivazioni: la prima è ovvia, valorizzare qualcosa d’importante custodito in una nostra struttura. La seconda è conseguenza di una sensibilità particolare che iGrandiViaggi ha verso il rispetto e la tutela dell’”ambiente” inteso in senso lato. Così come fa parte della nostra politica costruire e gestire i nostri villaggi secondo i criteri del minimo impatto ambientale, così come siamo particolarmente attenti alla tutela e al benessere dei bambini che sono affidati alle nostre nursery, altrettanta attenzione ci è piaciuto rivolgere ad un’opera d’arte che certamente rappresenta una ricchezza per Madonna di Campiglio, ma anche per tutti i visitatori che avranno l’opportunità di ammirarla».
«La tela della Madonna di Campiglio - afferma Ivana Antoniolli, direttrice dell’Hotel Relais des Alpes - riappare ai nostri occhi grazie all'eliminazione delle quinte teatrali, che l’hanno nascosta per più di vent'anni. I lavori per riportare alla vista la tela sono durati circa un mese, e finalmente ora possiamo mostrarla a tutti, nella sua naturale cornice del Salone Hofer, insieme ai magnifici decori pittorici del pittore che ornano le altre pareti. Come direttrice dell'hotel sono orgogliosa di questo avvenimento che contribuirà a dare lustro ulteriore al paese di Madonna di Campiglio. Mi preme ricordare come l'intera iniziativa sia stata voluta fortemente dal dottor Luigi Clementi, presidente della iGV Hotels Spa, da sempre particolarmente sensibile ai temi dell’arte».


organizzazione: Azienda per il Turismo Spa di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena