La Maria Zanella

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
LA GRANDE PROSA

Teatro Stabile di Bolzano
La Maria Zanella
di Sergio Pierattini
regia Maurizio Panici
elementi scenici Roberto Banci
con Maria Paiato

Nel solco dell’attenzione per il teatro popolare strettamente legato e correlato al territorio, che ha contraddistinto in maniera particolare l’ultima stagione del Teatro Stabile, s’inserisce la seconda nuova produzione dell’ente. Si tratta di un monologo intimo, delicato e confidenziale, un piccolo capolavoro di drammaturgia contemporanea, altro fronte culturale da sempre caro all’ente bolzanino, intitolato La Maria Zanella scritto da Sergio Pierattini e diretto da Maurizio Panici. Il ruolo del titolo,

interpretato dalla bravissima ed intensa Maria Paiato (che il pubblico altoatesino ha già potuto vedere ed apprezzare nel ruolo della madre del giallo di Fausto Paravidino “Natura morta in un fosso”), regala al pubblico la figura tenera e drammatica di una giovane donna della bassa padana, segnata nella salute mentale dalla terribile alluvione del Polesine datata 1951. La stessa che portò nella nostra città migliaia di rodigini in fuga dalla furia distruttrice e limacciosa del Po. Le paure, le angosce e le malinconie vissute da Maria Zanella, costretta dalla sorella a vendere la casa natia rovinata dall’alluvione, sono le stesse che, probabilmente, hanno provato queste persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e le loro terre per trasferirsi in una città sconosciuta dove rifarsi una vita, una dignità e, spesso, una famiglia. La Maria Zanella è un atto d’amore doloroso, una perdita d’identità, una ferita della memoria che ha allontanato questa donna candida e fragile dalla normalità, dalla quotidianità. La recitazione trascinante e autentica di Maria Paiato valorizza la delicata atmosfera concepita dalla regia firmata da Maurizio Panici che, in passato, ha già collaborato con lo Stabile bolzanino mettendo in scena un testo vincitore del Premio Bolzano Teatro. Alla fine Maria riuscirà, seppur tra mille fatiche e con molti sforzi, a darsi un’originale risposta alle sue paure, quelle che l’assalgono di notte, e che sono le stesse di tutti coloro che conoscono l’inesorabile dolore del distacco da ogni luogo affettivo. La scrittura lucida e penetrante dell’autore di questa pièce vi commuoverà. Uno spettacolo diverso e particolare.

Informazioni sulla prevendita

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00