La casa nova

Teatro

La commedia, scritta nel 1760, è uno straordinario affresco della borghesia settecentesca, mettendo in scena le smanie di una classe sociale che, dimenticate le sue radici per rincorrere le suggestioni della nobiltà, costantemente insegue il sogno d'una più appariscente condizione.
Un affannarsi frenetico e confuso anima infatti il mondo della casa "nova" che si sta costruendo Anzoletto, spinto a spendere (e spandere) dalle ambizioni della moglie Cecilia, spiate con esplosiva curiosità dalla serva Lucietta e guardate con ostilità dalla sorella di lui Meneghina, a sua volta ansiosa d'una decorosa sistemazione col suo amato Lorenzin, mentre garruli scrocconi e nobili spiantati attraversano le stanze appena affrescate, alla cui sistemazione si adoperano con laboriosa applicazione il capomastro Sgualdo e i suoi uomini.
Dal piano superiore, dall'interno d'una casa austera e "perbene" chiusa e sicura come un rifugio all'apparenza silenzioso, osservano e spiano quelle corse la prudente Checca e la sognatrice Rosina, due sorelle dalla condotta saldamente ancorata ai principi della buona borghesia, ma quasi inconsapevolmente affascinate dalla stessa voglia di cambiare. Sarà la sagacia della prima a sciogliere infine ogni intreccio, procurando l'intervento decisivo di Cristofolo, il parente ricco dai sani principi che con la sua saggia laboriosità s'è costruito una fortuna: ed è a questa, più che a quelli, che ciascuno affida alla fine la soluzione dei suoi guai.
Ma, come già sembra sussurrare l'Autore, sarà davvero un lieto fine? O continuerà senza mai soste quella corsa frenetica e confusa?
La cultura dell'apparire, il potere del denaro, la smania di migliorare il proprio stato sociale, l'accantonamento dei principi e la sottomissione dei sentimenti alle considerazioni economiche...: temi e atteggiamenti della vita del Duemila sorprendentemente e ininterrottamente emergono dalle trame d'una commedia, in cui Goldoni dispensa, nel contempo, a piene mani, i tesori d'una sapienza tecnica oggi senza più uguali: negli espedienti teatrali successivamente più imitati, nella comicità trascinante e gioiosa di personaggi e situazioni, nell'ironia sempre presente e soffusa. A valorizzare tutto questo punta la messinscena de "La Barcaccia", impegnata ad abbandonare ogni più diffuso stereotipo goldoniano e ad utilizzare lo stesso "dialetto" non già come espressione d'un ristretto ambito locale, bensì quale "lingua" teatrale letterariamente costruita dall'Autore, al fine di sottolineare, più che ogni facile suggestione folkloristica, l'affascinante universalità e la miracolosa attualità di atteggiamenti e personaggi: tutti perennemente alla ricerca di una casa "nova", dove illudersi che inquietudini e sogni trovino infine un tranquillo rifugio.

Informazioni sulla prevendita

LUOGHI PREVENDITA: Prevendita biglietti il giorno dello spettacolo presso il botteghino del teatro dalle ore 20.00 alle 21.00

AUTORE: Carlo Goldoni - INTERPRETI PRINCIPALI: con Roberto Puliero - REGISTA: Roberto Puliero - COMPAGNIA: Compagnia Teatrale "La Barcaccia" di Verona


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Brentonico Assessorato alla Cultura - Biblioteca Comunale di Brentonico