La città tra tradizione e rinnovamento

Convegno

Le trasformazioni urbanistiche e architettoniche avvenute a Riva del Garda tra l'Ottocento e il Novecento si pongono come displuvio fondamentale tra due età storiche diversissime legandole in un disegno armonico di lungo respiro, parallelo alle altre città asburgiche italiane, la Trento di Paolo Oss Mazzurana così come la Arco del Kurort mitteleuropeo.
E' l'età di Luigi Antonio Baruffaldi, podestà di Riva dal 1851 al 1854 e dal 1861 al 1864, nonché storico, membro influente della Commissione d'Ornato cittadina e soprattutto per mezzo secolo Conservatore e successivamente socio corrispondente dell'i.r. Commissione Centrale per l'indagine e la conservazione dei Munumenbti dell'Impero.
I mutamenti avvenuti a cavallo dei due secoli trasmettono un carattere peculiare alla città, contrassegnandola profondamente fino ai nostri giorni e chiamando a collaborare la borghesia cittadina in un disegno "nazionale" e progressista di ampio respiro: italianità e progresso hanno la più emblematica convergenza del dibattito apertosi a Riva nel secondo Ottocento in merito all'intervento di restauro cittadino. L'arte del restauro attraversa nel tempo una serie di trasformazioni radicali, seguendo la parabola che va dal restauro "mirato" all'attualità politica, fino alla conservazione vera e propria.
Tale parabola è al centro dell'opera di Barbara Scala "Riva ciità gagliarda, città cortese. Tutela e restauro nella Riva di L.A. Baruffaldi (1850-1905)" che l'Associazione Riccardo Pinter presenta come Il Quaderno.

Interventi di:
prof. Gian Paolo Treccani (docente Università degli Studi di Brescia)
arch. Giovanni Leo Salvotti (presidente INARC)
arch. Barbara Scala
arch. Francesca Odorizzi
arch. Carlo Oradini

Coordina prof. Graziano Riccadonna


organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Museo Civico - Associazioni Riccardo Pinter, Il Sommologo, Gruppo Culturale Nago-Torbole La Giurisdizione di Penede