La concessione del telefono

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
La grande Prosa

Teatro Stabile di Catania
La concessione del telefono
di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale
dal romanzo di Andrea Camilleri
regia Giuseppe Dipasquale
scene Antonio Fiorentino
costumi Angela Gallaro
musiche Massimiliano Pace
con Francesco Paolantoni, Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina

Da un grande romanzo di Camilleri uno spettacolo emozionante

Il paese di Vigàta, patria di Camilleri e dei suoi celebri personaggi, e il suo universo intriso di paradigmatica “sicilitudine”, fanno da sfondo a La concessione del telefono, romanzo culto del celebre scrittore siciliano, qui adattato per la scena dall’autore assieme al regista Dipasquale e interpretato da un cast d’eccezione, composto da tre maestri della risata: Francesco Paolantoni, Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina.
Affondando profondamente nell’humus e nel cuore della Sicilia, La concessione del telefono è, fra i romanzi di Camilleri, uno dei più divertenti: una commedia del paradosso, di equivoci e di imbrogli, che trova la sua ambientazione ideale in un’isola da secoli terra di contraddizioni. L’equivoco che ridicolmente fa da motore all’intera vicenda, è lo scambio tra due lettere dell’alfabeto: il protagonista Pippo Genuardi, per ottenere la concessione di una linea telefonica, fa domanda al prefetto Marascianno, denominandolo erroneamente Parascianno.
Da questo equivoco scaturisce una vicenda articolata, che coinvolge la famiglia di Pippo, innamorato della giovane suocera, ma anche la Chiesa, i vari apparati dello Stato, e non di meno don Calogero Longhitano, il mafioso del paese.
Camilleri e Dipasquale mettono in scena un magnifico frastuono in cui ognuno pensa al proprio piccolo bene, alle proprie minuscole necessità, senza mai considerare la possibilità di tenere il passo con la propria coscienza di uomini.
Ne risulta una fantasmagorica commedia, i cui toni farseschi non distraggono però dalla possibilità di una riflessione, magari a luci spente, su ciò che siamo o potremmo essere. Il tutto ancor più surreale ed esilarante grazie alla versatilità dei numerosi attori in scena, le cui interpretazioni non smettono di stupire e divertire, rendendo giustizia alla lingua originale dello scrittore agrigentino, con la quale si può giocare e raccontare con forza e leggerezza.
Un’opera d’eccezione in cui si ritrovano i ritmi umoristici e burleschi delle avventure poliziesche di un altro celebre personaggio camilleriano, quel commissario Montalbano protagonista di una delle più popolari fiction proposte negli ultimi anni dalla RAI, a cui gli stessi attori in scena non mancheranno di fare divertiti riferimenti.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30