La diga racconta. Gli uomini, l'ambiente, l'energia

Mostra fotografica

Una mostra fotografica allestita all'interno della diga ripercorre la storia della sua costruzione in occasione del cinquantesimo anniversario di entrata in servizio.
Un'occasione unica per rivivere, nel cuore di oltre 1 milione di quintali di cemento armato, l'epopea di una delle più avveniristiche opere dell'ingegno e del lavoro dell'uomo.
La mostra è stata allestita all’interno di uno dei 22 elementi cavi che compongono la diga, in un contesto particolarmente suggestivo ed utilizza il ricco patrimonio fotografico e video raccolto dall’Archivio storico dell’Enel. Per l’allestimento dell’ambiente e l’esposizione delle gigantografie fotografiche sono stati utilizzati i tipici materiali da cantiere – travi di legno e tubi per impalcature – per non snaturare un luogo che conserva intatte le tracce dell’opera di centinaia di operai e nel quale trovano posto gli strumenti del lavoro di oggi, ovvero quegli strumenti tecnologici che controllano istante per istante l’imponente diga.
La grande impresa rappresentata dalla costruzione della diga suscitò anche l’interesse del regista Ermanno Olmi che realizzò due cortometraggi anche nella valle del Chiese, filmati ospitati anch’essi all’interno della mostra. Il primo, dal titolo ‘Alto Chiese’, è dedicato proprio alla costruzione della diga di Malga Bissina: il filmato approfondisce le caratteristiche tecniche ed ingegneristiche dell’opera soffermandosi sulle varie fasi della sua realizzazione. L’altro film, ‘Tre fili fino a Milano’, girato nel 1958 segue una squadra di operai impegnata nel montaggio di una linea elettrica a 220.000 volt in Val Daone. Il lavoro dell’uomo viene inserito da Olmi nel paesaggio della montagna, che sembra immobile nel tempo e che si riflette non soltanto nella bellezza indifferente della natura, ma lascia i suoi segni nel volto, nell’azioni e addirittura nel dialetto degli uomini.

Programma di sabato 14 luglio - Inaugurazione
• Ore 10.30 Chiesetta Regina della Pace: Santa Messa celebrata da Mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, con la partecipazione del Coro Re di castello di Daone
• Ore 11.30 Inaugurazione della mostra
• Dalle 10.30-16.30 Annullo filatelico speciale
Per tutti i collezionisti e appassionati sarà disponibile la cartolina realizzata per l'occasione e la possibilità di apporvi l'annullo filatelico celebrativo di Poste Italiane.

Trento, 18 agosto 2007
Enel: presenze record per la mostra nella diga di malga bissina (val daone) che viene prorogata fino al 26 agosto
Superati i 5.000 visitatori, 500 nella sola giornata di Ferragosto
Con oltre 5.000 visitatori segna un record la prima mostra allestita all’interno di una diga, quella di Malga Bissina: mai infatti tante persone avevano messo piede all’interno di una diga.
Per i visitare la mostra 1957-2007 La diga racconta. Gli uomini, la montagna, l’energia’, promossa da Enel per celebrare il 50° anniversario della struttura costruita ai piedi del massiccio dell’Adamello, sono arrivati da molte regioni e anche dall’estero. Complice il periodo di ferie, oltre i moltissimi trentini, sono stati davvero numerosi i visitatori provenienti da Alto Adige, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Austria e Germania.
Tali e tante sono state infatti le richieste provenienti dalle Istituzioni e dai cittadini che Enel consentirà l'accesso alla diga fino a domenica 26 agosto, prorogando l'originale data di chiusura.

Inoltre, per chi lo desiderasse, il 29 agosto sarà davvero l’ultima possibilità di accedere alla mostra grazie alla visita guidata organizzata dal Consorzio Turistico Valle del Chiese (info e prenotazioni: tel. 0465.685033 901217).

Orari di visita:
- 14.00/18.00 dal lunedì al venerdì
- 10.00/18.00 sabato e domenica

APPUNTAMENTI SPECIALI
18 luglio 1, 16 e 29 agosto
ore 14.00 Visita guidata alla diga di Malga Bissina e alla mostra fotografica (info e prenotazioni Consorzio Turistico Valle del Chiese tel. 0465.901217)

21 luglio
ore 9.00-23.00 Diga di Malga Bissina
SPEEDROCK IFSC CLIMBING WORD CUP 2007
- 9.00-19.00: Prove e qualificazioni
Black Shape in concert
Speed rock Dance
Proiezione filmati sul muraglione della diga

22 luglio
9.00-17.00 Diga di Malga Bissina
SPEEDROCK IFSC CLIMBING WORD CUP 2007
Gara ed eventi

25 luglio, 8 e 22 agosto
ore 14.00 Visita guidata alla centrale in grotta di Boazzo (info e prenotazioni Consorzio Turistico Valle del Chiese tel. 0465.901217)

7 agosto
ore 21 Diga di Malga Bissina
Spettacolo “Dentro la montagna”
Compagnia delle Arti e Gruppo Musicale Abies Alba
Ingresso libero
La Diga: un’opera gigantesca realizzata dall’ingegno e dalla fatica di molti uomini. Le loro storie, drammatiche ed eroiche, sono protagoniste dello spettacolo; vite vissute a continuo contatto con la morte; un’esistenza dura, spesa tra il rumore delle perforatrici, le pericolose esplosioni delle mine e le baracche fatiscenti, in condizioni di vita e lavoro durissime e pericolose.

LA DIGA ed IL SISTEMA IDROELETTRICO ALTO CHIESE
La diga fu costruita in soli 3 anni, tra il 1955 ed il 1957.
All’epoca fu la prima diga ad essere realizzata secondo un criterio costruttivo innovativo, detto “a gravità alleggerita” o del tipo ing. Marcello, dal nome del progettista.
La diga, a 1800 metri di quota, ha un’altezza di 87 metri, una lunghezza di 561, ed è costituita da 22 elementi cavi alti fino a 30 metri.
Tale tecnica costruttiva, pur garantendo una straordinaria solidità, consentiva infatti di ridurre sia i tempi di costruzione sia la quantità di materiali impiegati.
La diga presenta un bacino imbrifero di oltre 70 chilometri quadrati ed ha una capacità di 60 milioni di metri cubi d’acqua con quota di massimo invaso a 1788 metri s.l.m.
Nel bacino vengono anche raccolte le acque del torrente Danerba che vengono qui convogliate con un canale di 4.300 metri, parte dei quali in galleria.
Le acque alimentano “in cascata” tre centrali – Boazzo, Cimego e Storo – che presentano complessivamente una capacità installata di 346 Megawatt ed una producibilità media annua di 620 milioni di chilowattora, l’energia necessaria ogni anno a circa 250.000 famiglie o al lavoro di circa 150.000 operai.
Per la realizzazione degli impianti fu necessario:
3.000.000 di giornate lavorative: nel giugno 1955, con 3660 operai, fu toccata la massima presenza di persone impegnate nei cantieri.
2.550.000 quintali di cemento armato, pari a 2 volte il peso del duomo di Milano
scavare 950.000 metri cubi di roccia e terreno
costruire 900.000 metri cubi di muratura, pari a quelli occorrenti alla costruzione di 10.000 vani di abitazione di 100 mq ciascuno


organizzazione: Enel - con il patrocinio di Provincia autonoma di Trento e Comune di Daone