La fabbrica dei sogni

Teatro

Ala Città di Velluto 2005

Spettacolo per macchina da proiezione muta e attore solo di e con Paolo Valerio e macchina da proiezione muta Hellman 1929

Vi siete mai chiesti che fine fanno i film che avete visto al cinema, le pellicole che vi hanno fatto sognare o inorridire, gioire o piangere? Vi siete mai domandati dove li rinchiudono questi frammenti di emozioni? Vengono macerati come i libri o seppelliti come gli uomini? Cinquant'anni fa le pizze venivano accettate con un colpo secco di tre quarti, dall'esterno verso l'interno. Oggi è ancora lo stesso. Pellicole e pellicole srotolate che ricoprono confusamente il pavimento e accompagnano il pubblico in un luogo fantastico, inusuale e persino inaspettato, al di là, oltre lo schermo cinematografico.
Un luogo magico dove il mondo non è più quello conosciuto ma appare capovolto, ribaltato perché lo schermo che si è appena attraversato è quello su cui vengono rovesciate le immagini di vecchi film. Un viaggio incredibile lungo i fotogrammi salvati in sessant'anni di attività da Aristide Polato, operatore di cinema dal 1926.
Una lunga ricognizione delle immagini che l'uomo ha, inverosimilmente, deciso di abbandonare, un amoroso recupero di quello che un tempo è apparso superfluo ed ora disegna, invece, i lineamenti dei nostri stessi volti, seduti, su un palcoscenico, illuminati da questo fiume di luce e memoria.

Musiche di Webber, Bach, Holiday, Puccini, Waits, Nyman, Schumann
Materiale e creazione filmica di Aristide Polato

Produzione ATLANTIDE TEATRO DI VERONA


organizzazione: Comune di Ala - Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - APT Rovereto e Vallagarina - Comprensorio Vallagarina - BIM dell'Adige