La frabica delle scritture di montagna. Le iniziative

Il Parco in tasca. Estate 2007

La frabica(*) delle scritture di montagna. Le iniziative

La “Frabica delle scritture di montagna” al Prà del Cimerlo, nata dalla collaborazione tra il Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino e il Museo storico in Trento, ospita, da quest’anno, una mostra permanente finalizzata a testimoniare lo stretto rapporto che, nel tempo storico, si è stabilito tra la vita di montagna e le diverse, diffuse, pratiche di scrittura dovute ad un precoce apprendimento della lettura e della scrittura.
Tra le attività proposte si segnala un nuovo appuntamento al Prà del Cimerlo:

SABATO 28 LUGLIO 2007
ore 14.00 raduno presso Palazzo Welsperg, Casa del Parco in Val Canali ) (a 10 minuti di macchina da Fiera di Primiero) e partenza a piedi per il Prà del Cimerlo
ore 15.30 visita guidata all'esposizione a cura del curatore Quinto ANTONELLI
ore 16.00 incontro con Enrico CAMANNI, scrittore, direttore del mensile “L’Alpe”

Merenda sui prati

Al termine dell’itinerario storico-naturalistico che da Tonadico (Primiero) porta, attraverso la Val Canali, al Prà del Cimerlo sorge un tabià documentato fin dal 1681.
Utilizzato da sempre come fienile e stalla è stato restaurato dall’Ente Parco. Ora, grazie alla collaborazione con il Museo storico in Trento-Archivio della scrittura popolare, è diventato la "Frabica delle scritture di montagna", con un allestimento permanente ed un piccolo archivio in crescita.
L’allestimento, mette “in scena” le manifestazioni ordinarie, quotidiane, della scrittura popolare: le iscrizioni sulle case rurali, i graffiti sulle pareti delle cappelle, le incisioni dei pastori, i dipinti murali. E poi le scritture legate ai tipici lavori della montagna (dal taglio del legname all’alpeggio); quelle “domestiche” dedicate a tramandare la memoria familiare.
Pratiche che, tutte insieme, trasformano la montagna in un ambiente scritto.

(*) Frabica: dial., il fabbricato rustico in muratura del maso; la casèra [cfr. Livio Tissot, Dizionario primierotto, 1996²]