La leggenda di Redenta Tiria
Stagione di prosa di Borgo Valsugana e Grigno 2012/2013
Teatro Libero
La leggenda di Redenta Tiria
di Salvatore Niffoi
progetto, regia e interpretazione di Corrado dElia
Una grande storia dal sapore mistico e universale, radicata nella terra di Sardegna, di cui racconta le asperità, la forza e la magia.
Abacrasta non si trova in nessuna enciclopedia o carta geografica, è un paese (immaginario, ma verosimile) situato nella terra avara e rocciosa nel cuore della Barbagia. Abacrasta è meglio noto tra i paesi del circondario come il paese delle cinghie: molti fra coloro che vi abitano a un certo punto della loro esistenza sentono il richiamo della Voce e corrono a impiccarsi. Legano al collo la cinghia e dicono addio alla vita: «nelle tanche di Abacrasta non cè albero che non sia diventato una croce». Finché un giorno non arriva Redenta Tiria, «una femmina cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi», e i suicidi cessano. «Sono la figlia del sole, e sono venuta per portare la luce nel paese delle ombre».
DElia in questo spettacolo si serve di una lingua ibridata, che si fonda sulla commistione di italiano e limba; non un mero esercizio di stile, ma un flusso che si dispiega con naturalezza, con un accento forte e riconoscibile. È un registro linguistico che persuade e avvince, capace di esprimere le tensioni di una terra, ma anche di parlare a un pubblico vasto, universale. Accompagna il racconto la voce magica e incantata di Marisa Sannia, una musica che sa di terra, di magia e di meraviglia, il cui suono penetra nel profondo mistero della vita e della morte. È difficile non scorgere un senso quasi religioso nella figura di Redenta Tiria.
Redenta, redenzione: ma non in senso ultraterreno, giacché insegna che lunico riscatto possibile è nella vita stessa, nella «vita ritrovata », nella speranza, nel «tagliare la lingua alla Voce». È una religione della vita, quella che emerge in filigrana di questa favola cruda e bellissima.
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Borgo Valsugana - collaborazione comuni del Sistema Culturale Valsugana Orientale