La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana

Teatro

Le Stagioni dei Teatri 2009/2010
Teatro giovani

Fondazione Aida e il teatro delle Quisquilie
La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana
di Alessandra Henke
con Massimo Lazzeri, Roberto Macchi e Fabio Slemer
scene di Guglielmo Avesani e Andrea Coppi
assistenti alla regia Irene Fioravante, Patrizia Beltrame e Laura Fenizi
regia di Rita Riboni

Lorenzo Milani, figlio di un’agiata famiglia fiorentina agnostica, entra in seminario all’età di vent’anni, abbandonando il colto mondo borghese a cui apparteneva. Ordinato sacerdote nel ’47, dopo essere stato per qualche anno a San Donato di Calenzano, a causa di screzi con la curia di Firenze, viene mandato - poco più che trentenne - a Barbiana, minuscolo e sperduto paesino di montagna, dove inizia il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari. L’impatto con la cultura contadina e l'analfabetismo dei montanari matura in lui la necessità di dare più centralità alla scuola. Ed è proprio qui, nell'isolamento più totale, che emerge la figura del maestro. Per pochi ragazzi, semianalfabeti, figli di pecorai e contadini oppure orfani, avvia una scuola che inizia alle 8 del mattino e termina con il buio. “Lettera a una professoressa” è l’apice di un cammino complesso e tortuoso nato dalla fatica di anni di lavoro e di studio, attraverso la storia e l’umanità di molte persone.

Lo spettacolo descrive la figura di don Lorenzo Milani, abitata da passioni forti e contrastanti, e l’uomo che si nasconde dietro un grande educatore, che riusciva a costruire una relazione paritaria con tutti gli allievi. Un modo diverso per mantenere vivo il pensiero di questo grande Maestro e per far riflettere sull’importanza della scuola nella crescita della persona e sul ruolo che essa ricopre nella società.