La montagna, la storia, gli amori

Musica

Settimana napoleonica

Il teatro di Bedollo si trasforma in un grande palcoscenico con lo spettacolo corale del “Coro La Valle - Gruppo Costumi Storici Cembrani” che interpreterà canti della nostra terra con suggestive melodie settecentesche.

Organizza: A.p.T. Piné Cembra in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Bedollo.
Informazioni: Biblioteca Bedollo 0461 556942

All’interno del cammino culturale dell’associazione corale ‘La Valle’, nata nel 2003, si è originato il "Gruppo Costumi Storici Cembrani". Il sodalizio è nato per recuperare lo storico costume della Valle di Cembra dopo quasi due secoli d’oblìo. Tra il 2003 e il 2005 lunghe e accurate ricerche archivistiche seguite dal dott. Roberto Bazzanella su carte di dota, antiche ricevute sartoriali ed altri documenti comunitari locali del periodo fra il 1770 e il 1840, hanno permesso di determinare forme, colori e tessuti dell’antico costume festivo locale. Il Gruppo perciò non indossa un costume tradizionale o folclorico, ma un vero ‘costume storico’ che alla base ha una vasta documentazione.
Il ‘Gruppo Costumi Storici Cembrani – Coro La Valle’, si propone come veicolo di promozione culturale delle ricchezze e peculiarità culturali, corali, storiche e territoriali della Valle di Cembra, una valle nel passato giuridicamente frammentata e che cerca oggi di creare un filo d’unione e le ragione di un essere comune. Il Gruppo ha già partecipato a parecchie manifestazioni in provincia e in regioni vicine, ed ha inoltre organizzato vari eventi atti al recupero delle tradizioni locali: ogni anno, la vigilia dell’Epifania, anima la ‘Canta de la Stéla’.
La ‘Canta de la Stéla’ è un antico rito di questua che in diversi villaggi dell’alta val di Cembra ha avuto origine già nel XVIII secolo, quando un curato di Grumes, don Giambattista Michi, raccolse e diffuse decine di canti sacri poi utilizzati dagli ‘stellari’. A Sover la tradizione fu introdotta da don Michele Vettori circa nel 1680 e a Piscine storicamente risale al ‘700, rafforzata da don Antonio Fadanelli nel 1822.

Il Gruppo Costumi Storici Cembrani ha sostenuto e ravvivato la tradizione recuperando le forme e le cadenze dell’antico rito, visitando in costume vie e piazze dei villaggi la vigilia dell’Epifania, raccogliendo offerte e la ‘carità de la farina’, ed eseguendo le recuperate nove antiche laude del ‘600 e del ‘700. La tradizione è stata presentata pure in due trasmissioni radiofoniche su RadioRai2 e in una diretta televisiva.
Nel corso del 2006 il Gruppo ha organizzato gli eventi ‘E sonaron campane a martello.1796’ i quali, in diverse serate, hanno riproposto fatti, personaggi e vicende della Valle di Cembra dal XIII secolo al 1796 attraverso ricostruzioni di ambienti di un tempo e diverse rievocazioni storiche, nelle quali i costumi del Gruppo sono stati sempre al centro dell’attenzione, finemente descritti in una mostra storica appositamente allestita. Del 2006 è anche il gemellaggio con il Gruppo Costumi Storici Bleniesi di Dongio (Svizzera), con il quale è stata allestita la mostra storica sull’emigrazione ‘Oltre i confini’, la quale ha descritto il movimento migratorio dal Lagorai verso il Ticino per la costruzione della diga del Luzzone. Sempre nel 2006 il ‘Gruppo Costumi Storici Cembrani – Coro La Valle’ ha effettuato la sua prima trasferta estera nella cittadina bavarese di Untergriesbach, a suggello delle celebrazioni per i 200 anni della Baviera (1806 – 2006)e a ricordo delle migrazioni medievali che da quella terra tedesca, attraverso il Regglberg, giunsero fino a Grumes e Sover fra il XIV e XV secolo originando alcune delle famiglie cembrane attuali fra i quali i Pojer, gli Eccli e i Todeschi.
Nel 2007 il Gruppo Costumi Storici Cembrani è stato dato avvìo al progetto ‘Hieronimus de Val Chiana: 1582-1608’ il quale recupera la figura di un religioso toscano organizzatore nel XVI e XVII secolo del vivere civile e ecclesiastico dell’alta val di Cembra attraverso una mostra storica ed un gemellaggio in costume che il Gruppo terrà a Monte San Savino e Cortona in Val di Chiana (Ar).