La morte corre sul fiume

Cinema

Cinema a Corte Trapp

Usa, 1955
Titolo originale: Night of the Hunter
Genere: Drammatico
Durata: 90'
Regia: Charles Laughton
Cast: Robert Mitchum, Shelley Winters, Peter Graves, Lillian Gish

(In lingua originale con sottotitoli)

Il predicatore Harry Powell (Robert Mitchum) sposa e uccide una vedova Shelley Winters, cercando il bottino di una rapina del marito. I due figlioletti (Billy Chapin e Sally Jane Bruce) fuggono, trovando rifugio presso un’anziana signora (Lllian Gish) che ospita trovatelli ma Powell è sulle loro tracce. Unica regia di Charles Laughton e ultima sceneggiatura di James Agee tratta dal romanzo di Davis Grubb: sullo sfondo di un’America di provincia in cui tutti sono ossessionati dal puritanesimo (Powell si rifiuta di consumare le nozze) una fiaba nera che non ha eguali nel cinema dell’epoca. Laughton sembra ricapitolare espressionismo (le luci taglienti del direttore della fotografia Stanley Cortez) e surrealismo (la morta sott’acqua, con i capelli che fluttuano come alghe; il bestiario notturno nella palude) in una sintesi personalissima, dove l’orrore e il meraviglioso sono due facce della stessa medaglia. La logica narrativa del film avanza più per associazioni d’idee che per rigorosa consequenzialità, “privilegia i concatenamenti metaforici piuttosto che la progressione drammatica, la rima piuttosto che il ritmo, le assonanze e gli accordi armonici piuttosto che il crescendo drammatico” [Tavernier-Coursodon]. E questa libertà si ritrova anche nella scelta degli attori, tutti con alle spalle percorsi professionali differenti se non antitetici.
Un capolavoro che però il pubblico non amò e il cui insuccesso impedì a Laughton di continuare la sua carriera di regista. Indimenticabile il personaggio di Mitchum che porta tatuate sulle nocche le parole “Love” e “Hate”.

Dal Dizionario dei film Mereghetti


organizzazione: P.A.T. Centro Audiovisivi