La nave fantasma

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2006/2007
Altri percorsi / Migrazioni

Teatro della Cooperativa
La Nave Fantasma
Premio Gassman/Città di Lanciano - Miglior testo italiano 2005
di Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti, Bebo Storti
regia Renato Sarti
musiche Carlo Boccadoro
disegni Emanuele Luzzati
con Renato Sarti, Bebo Storti

Il 25 dicembre 1996, al largo delle coste siciliane di Portopalo, affondò un piccolo battello carico di migranti provenienti da India, Pakistan e Sri Lanka. Le vittime furono 283: la più grande tragedia navale avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le precise testimonianze dei superstiti, autorità e mass media non se ne occuparono.

Solo nel 2001, con un reportage reso possibile dalla testimonianza di un pescatore, il quotidiano la Repubblica, attraverso una inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu, che è tra gli autori di questo intenso spettacolo, riuscì a individuare il relitto in fondo al mare. Le immagini della nave fantasma furono trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo, ma anche in questo caso e nonostante l’appello di quattro premi Nobel italiani e alcune interpellanze parlamentari, dopo ormai dieci anni, ancora nulla è stato fatto per recuperare il relitto e i corpi delle vittime.

La nave fantasma è una sintesi drammatica della vasta problematica connessa al tema dell’immigrazione: la disperazione dei migranti, il silenzio di media e autorità, la ferocia dei trafficanti, la terribile indifferenza e paura della nostra società.

In scena Bebo Storti e Renato Sarti, in una sorta di cabaret-tragico, coinvolgeranno gli spettatori nella rievocazione di una drammatica vicenda e nella riflessione su uno degli argomenti più scottanti dei giorni nostri. Toccherà a loro, infatti, rispondere ai quesiti di un ironico e paradossale quiz televisivo, ma anche restituire la testa staccatasi dal corpo martoriato di un manichino-immigrato colmo d’acqua; così come sarà compito dei due attori quello di ricreare, nella scena finale dell’annegamento, l’inferno che coinvolse i 283 disperati del battello F-174. Un meccanismo teatrale diretto per raccontare una tragedia dimenticata che negli scopi di autori e attori, dovrebbe scuotere le coscienze di noi tutti.

Lo spettacolo è al contempo esilarante e commovente, comico e grottesco, semplice e immediato e, soprattutto, è in grado di rammentarci le nostre tante, troppe amnesie e dimenticanze sulla realtà dell’immigrazione e sulle sue cause.

Benché basato su una rigorosa cronaca degli eventi, tradotta in scena attraverso i racconti dei protagonisti, ma anche con l’utilizzo di materiale video e la creazione di piantine e percorsi tramite videografica, su disegni di Luzzati, l’intento registico è quello di fare ricorso a tutti gli elementi tipici del teatro comico e del cabaret quali l’improvvisazione e il rapporto continuo e diretto con il pubblico.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30