La prima cosa bella

Cinema

Proiezione film
Tematiche: adolescenza, droga, malattia, matrimonio
All’inizio del film una breve presentazione e al termine riflessione e dibattito.

Italia, 2009
Titolo originale: La prima cosa bella
Genere: Commedia
Durata: 116'
Regia: Paolo Virzì
Cast: Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Paolo Ruffini, Marco Messeri, Aurora Frasca, Giacomo Bibbiani, Giulia Burgalassi, Francesco Rapalino, Isabella Cecchi, Sergio Albelli, Dario Ballantini

Anna Nigiotti nel Settantuno era una giovane e bellissima mamma proclamata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, ignara di suscitare le attenzioni maliziose della popolazione maschile, i sospetti rabbiosi del marito Mario e la vergogna del primogenito Bruno. Oggi, ricoverata alle cure palliative, Anna sbalordisce i medici con la sua irresistibile e contagiosa vitalità e fa innamorare i degenti terminali. Bruno invece, ha ormai tagliato i ponti con la sua città, la sua famiglia, il suo passato. Insegna senza entusiasmo in un Istituto Alberghiero e conduce un'esistenza cocciutamente anaffettiva. Ma la sorella Valeria lo convince a venire a salutare la madre per l'ultima volta, e Bruno torna malvolentieri a Livorno. L'incontro, dopo tanti anni, con quella mamma esplosiva, ancora bella e vivacissima, che a dispetto delle prognosi mediche sembra non aver nessuna intenzione di morire, costringe Bruno a rievocare le vicissitudini familiari che aveva voluto a tutti i costi dimenticare. Il vagabondare di quelle notti e di quei giorni di tanti anni fa in cerca di una sistemazione, lui e la sorella Valeria, all'epoca dolce, ignara e piagnucolosa, cacciati di casa dal babbo accecato dalla gelosia, ma sempre rincuorati dall'incrollabile ottimismo di quella loro mamma allegra e incosciente. A far da coro alle peripezie di questo terzetto di creature sciagurate e coraggiose, una provincia maliziosa in preda a nuove smanie, l'ignavia dei tanti uomini volubili che vorrebbero appropriarsi della grazia e del candore di Anna, ma che in fondo non ne hanno il coraggio e la forza. Ma soprattutto le manovre dell'astiosa zia Leda per impadronirsi del marito e dei figli di quella sorella sconcia e chiacchierata. Dopo tutti questi ricordi, poi, si ritorna all'attualità con l'ultima lezione di vita, di fiducia nella dolcezza del vivere, di questa madre imbarazzante e speciale.