La principessa sul pisello

Teatro

A teatro con mamma e papà

Ca' Luogo d'Arte (Reggio Emilia)
La principessa sul pisello
ovvero la passione non conosce stagione
spettacolo di burattini
testo e regia: Maurizio Bercini
con Patrizia Dall'Argine e Laura Pazzola

C’era una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma doveva essere una vera principessa. Girò così tutto il mondo in lungo e in largo per trovarne una, ma dovunque c’era sempre un non so che di poco convincente; le principesse non mancavano davvero, ma se poi fossero principesse vere non riusciva mai a saperlo con sicurezza; c’era sempre qualcosa che lo lasciava perplesso. Così tornò a casa sua, ma era molto triste, dato che gli sarebbe tanto piaciuto trovare una principessa vera. Una notte c’era un tempo orribile: fulmini, tuoni, acqua a catinelle; che spavento! In quel mentre bussarono alla porta della città, e il vecchio re andò ad aprire. Fuori dalle mura stava una principessa: Dio mio, come l’avevano conciata la pioggia ed il brutto tempo! L’acqua le colava giù dai capelli e dai vestiti, entrava nelle scarpe dalla punta e ne usciva dai tacchi; eppure lei dichiarò di essere una vera principessa. “Questo lo vedremo noi” pensò la vecchia regina, ma non disse nulla; andò in camera, tolse tutto dal letto e mise sul fondo un pisello; prese poi venti materassi, li posò sul pisello, e sopra i materassi sistemò ancora venti cuscinoni di piuma. Quella notte la principessa doveva dormire lì sopra. La mattina dopo le chiesero come aveva dormito. “Orribilmente!” si lagnò la fanciulla “non ho quasi chiuso occhio in tutta la notte! Dio solo sa cosa c’era nel letto! Ero coricata su qualcosa di duro e sono tutta un livido blu e marrone. E’ stata una cosa terribile!” Capirono così che era una principessa vera, dato che aveva sentito il pisello attraverso venti materassi e venti cuscinoni di piuma. Chi altro avrebbe potuto avere una pelle così sensibile, se non una vera principessa? Il principe la prese allora in isposa, finalmente persuaso che era una vera principessa, e il pisello andò a finire al museo, dove si può vederlo ancora oggi, se nessuno lo ha portato via.
E questa, sapete, è una storia vera!
H.C. ANDERSEN

Con questa fiaba si conclude la trilogia delle teste di legno di Cà luogo d’arte. Si conclude con uno spettacolo dedicato all’amore. L’amore per la tua principessa, l’amore per il tuo lavoro, l’amore per un’epoca, gli anni sessanta, ormai diventati “favola”…


organizzazione: Associazione La Bottega dell'Arte - Comprensorio di Primiero - Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi