La stampa è un gran casino?
Lavaronestate 2005. Il lago, un libro
Oliviero Beha presenta "Crescete e prostituitevi" e "Sono stato io"
Coordina Paolo Ghezzi
Oliviero Beha, Crescete e prostituitevi, Rizzoli, 2005
Di che mali soffre l'Italia? Come siamo arrivati a un tale declino? E che prospettive ci sono per il futuro immediato e quello a venire? Sono alcune delle domande che pone al lettore il giornalista Oliviero Beha, ormai da una generazione autore "scomodo" per eccellenza di inchieste scritte e radiotelevisive, e non nuovo a ogni forma di provocazione intellettuale e politica. In una "repubblica fondata sul denaro" più che sul lavoro, oggi precario e indistinto, gli italiani si muovono come automi su un palcoscenico sempre più stretto e "amorale".
Oliviero Beha, Sono stato io, Marco Tropea editore,2004
In un'Italia ipercontemporanea, tanto caricaturale da sembrare vera, si aggira una strana figura di giornalista in crisi. In crisi esistenziale, per l'impatto con la cosiddetta età matura e la difficoltà di fare il padre. In crisi professionale, per la quasi impossibilità di fare il suo lavoro in condizioni normali, senza servire un padrone. In crisi politica, stretto com'è tutto il paese nel referendum quotidiano pro o contro Berlusconi. Ad un tratto la svolta, un amico gli consiglia di compiere un'azione eclatante che serva da sfogo a lui e alla nazione: un attentato. Da questo momento in poi la vicenda si snoda intorno alla preparazione di ciò che dovrebbe cambiare tutto e ridare un senso alla vita di chi lo compie e della collettività...