La stanza dei mulini a vento

Teatro

Estate sull'Altopiano della Vigolana

Festa Teatro Ragazzi
organizza la Filodrammatica ViVa

Gli Eccentrici di Dadarò
La stanza dei mulini a vento
di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda
con Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda
regia di Fabrizio Visconti

Un padre e una figlia.
Una porta che divide.
Due mondi sempre più distanti.
Di qui la figlia, precisa come un orologio svizzero: orari, appuntamenti, progetti, il futuro.
Di là il padre, sognatore come un Don Chisciotte: libri d’avventura, fotografie, musica, ricordi.
Una cosa in comune: tra poco tutto cambierà.
Sta per nascere un bambino.
Lei improvvisamente mamma, lui nonno.
E una stanza da svuotare per lasciare spazio al bambino.
Una valigia da preparare, in cui mettere tutto, una vita intera.
Una strada che sembra già segnata.
Ma forse la vera battaglia sarà quella di aprire quella porta, guardarsi in faccia e ricominciare a parlare. Per scrivere insieme una nuova storia.

Uno spettacolo dedicato ai nonni e ai nipotini.
Uno spettacolo sullo scorrere del tempo
Uno spettacolo sull’esigenza del dialogo.
Uno spettacolo per due attori e tre personaggi, anzi quattro: il padre, la figlia e…chi non si vede: il bambino che nascerà e…Sancho, allegro compagno immaginario del vecchio padre, voce della sua coscienza, dei suoi dubbi e dei suoi sogni, inseparabile nella sua eterna voglia di avventura, voglia di vivere la vita in grande, come nei libri, come Don Chisciotte.

La storia di un’ultima ora, di una frontiera, di una porta da aprire o da chiudere per sempre, di fronte alla quale fermarsi o dalla quale guardare lontano, e scoprire che non tutte le strade sono già tracciate, che non tutto è “inevitabile” come a volte appare.

E così in scena un muro bianco diventerà immagine in movimento, schermo dei sogni e della paure da cui entrare e uscire secondo le emozioni degli eventi.
Abbiamo aperto la scena all’uso del video interattivo in cui il confine tra i personaggi in carne ed ossa e la loro immagine virtuale si nega, si scioglie e si confonde, perché tutto è possibile se si accetta la sfida di vivere, combattendo all’infinito contro i propri personali mulini a vento.