La strana guerra del tenente Musil. La parabola del Soldaten Zeitung

Convegno

A Bolzano, durante la Prima guerra mondiale, vede la luce uno dei più originali periodici di guerra. Più che un giornale è quasi una rivista, un settimanale con una foliazione media di 20-22 pagine, con fotografie, disegni, illustrazioni e anche tavole fuori testo, stampate su carta di migliore qualità. Ospita regolarmente un “Supplemento letterario” e persino numerose pagine di pubblicità (quasi a significare la sua “normalità”).
La Tiroler Soldaten-Zeitung (in seguito solo Soldaten-Zeitung ) esce il 2 giugno 1915 e il giornale viene pubblicato fino all’aprile 1917. Prima collaboratore e poi (dall’8 ottobre 1916) direttore del giornale è il grande scrittore austriaco Robert Musil, all’epoca già famoso in tutta Europa per il romanzo I turbamenti del giovane Törleß. La Soldaten-Zeitung è un osservatorio d’eccezione per considerare alcuni motivi di fondo che hanno caratterizzato la Prima guerra mondiale, in particolare il rapporto tra intervento bellico e intellettuali e la dimensione della propaganda che proprio in questo contesto balza in primo piano.
Il ruolo degli intellettuali di lingua tedesca e le attese palingenetiche che accompagnarono il sorgere del conflitto è ben rappresentato da Musil, che ha con queste posizioni un rapporto complesso, su cui a lungo rifletterà successivamente. Questo materiale entrerà poi a far parte della fitta trama della sua opera maggiore, l’Uomo senza qualità, uno dei principali romanzi del Novecento.
La Soldaten Zeitung ci permette anche di riflettere sul complesso rapporto tra Austria-Ungheria e forze armate, tra l’artificiosità del grande Impero danubiano e la capacità, almeno in certi momenti, dell’esercito di rappresentare la principale forza di coesione di questa compagine multinazionale.

A oltre ottantacinque anni dalla chiusura di questa originale pubblicazione, è venuto il momento di indagarla in modo accurato in un convegno, ricostruendone le coordinate generali, tratteggiandone la storia e la sua peculiare posizione a confronto con gli altri giornali di guerra. Oltre alla precisazione del ruolo di Musil nella evoluzione della pubblicazione un aspetto di grande interesse è la ricostruzione della costellazione di artisti tirolesi (pittori e scrittori) che vi collaboravano. Ciò perché la Soldaten-Zeitung è anche una finestra aperta sul mondo artistico tirolese di quegli anni. Alcuni dei personaggi più interessanti della scena culturale (fra cui Franz Karl Ginzkey, Alfred Kerr, Otto Rudl, Arthur von Wallpach e Bruder Willram) partecipano direttamente alla redazione della rivista, la cui grafica è opera di Arthur Nikodem e Hans Josef Weber-Tyrol. Al giornale collaborano poi in modo regolare i pittori Francesco Rizzi e Albin Egger-Lienz.
Gli aspetti letterari e artistici della Soldaten Zeitung ne fanno, indipendentemente dai contributi musiliani, un importante oggetto di studio

Programma
• ore 10.00
Saluto di apertura: Fernando Orlandi
Introduzione ai lavori: Mauro Martini Il Progetto CIRCE e il Dvd della Soldaten-Zeitung
Nicoletta Dacrema La guerra delle parole
Antonio Gibelli Guerra e testimonianze figurate: il caso di Giuseppe Cominetti
Quinto Antonelli Ci vorrebbe un romazo. Le scritture popolari di guerra
Lucio Fabi Forte Belvedere-Werk Gschwent: cento anni di storia, in guerra e in pace
• ore 14.30
Fabrizio Cambi "Wir mussten den Krieg verlieren, um die Nation zu gewinnen". Lo scrittore tedesco e la letteratura di guerra
Enrico De Angelis L’ideologia musiliana della guerra
Alessandro Fontanari Robert Musil e l’esperienza della guerra
Christoph Hartung von Hartungen La Soldaten Zeitung: giornale di trincea o rivista illustrata austrotirolese?
Anna Rabensteiner Morte di una rivista (la chiusura della Soldaten-Zeitung)
Massimo Libardi Dalla Soldaten-Zeitung all’«Azione Patriottica»

Segreteria

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