Ladro di razza
Stagione di prosa di Mezzolombardo 2014/2015
Mind Production S.R.L.
Ladro di razza
di Gianni Clementi
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey
regia di Marco Mattolini
Roma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tito, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l'ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c'è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Si rifugia nella catapecchia di Oreste, suo amico d'infanzia, ma deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l'ira del cravattaro".
Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tito la corteggia riuscendo a entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa e pronto per il furto. È l'alba del 16 ottobre 1943, il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. Tito, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto. Ladro di razza si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra Storia. Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore tre personaggi da ricordare.
Gianni Clementi
È importante mettere in scena questo testo con un allestimento e un cast totalmente nuovi a tre anni di distanza dalla sua breve uscita sulla scena romana, perché riferendosi a un momento ormai lontano ci fa riflettere sul presente più attuale, sull'estraneità delle persone rispetto ai grandi fatti della storia e della politica, sulla profonda incidenza dell'incertezza economica e sociale sulle scelte morali delle persone, sull'eterno confronto fra l'adeguarsi allo status quo, alla situazione dominante per quanto sinistra e inaccettabile si percepisca e la tentazione/coraggio di ribellarsi. Un certo clima del testo che si immerge nell'immaginario del neorealismo cinematografico italiano del dopoguerra fa da prisma per sottolineare il valore emblematico della vicenda e la sua attualità.
Marco Mattolini
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Mezzolombardo - Circolo Culturale '78