Le intellettuali
Stagione Teatrale di Cavalese, Tesero, Predazzo 2007/2008
Nuovo Teatro Nuovo
Le intellettuali
di Jean-Baptiste Poquelin Molière
traduzione di Cesare Garboli
con Salvatore Caruso, Beatrice Ciampaglia, Arturo Cirillo, Michelangelo Dalisi, Rosario Giglio, Giovanni Ludeno, Monica Piseddu, Antonella Romano e Sabrina Scuccimarra
regia di Arturo Cirillo
Dove sta Molière ne Le intellettuali? Per quale partito tifa? Io credo per nessuno, perché in questo testo sono tutti sufficientemente indifendibili. Sia chi dichiara una presunta ragione del cuore, sia chi professa una supremazia della ragione. Si ha il sospetto che nessuno sia in buona fede, che nessuno dica veramente ciò che vuole. Una ipocrisia generale in cui colui che sembra esserlo di meno magari è il più ipocrita di tutti. Certo che sia la cultura che le ragioni del sentimento qui sembrano tutte finalizzate ad una acquisizione di sempre maggiore potere.
Un testo ad alto tasso di conflittualità, anche se tutto a parole, un logorroico salotto televisivo, unaria fritta alla millesima potenza, un chiacchiericcio vacuo ma formalmente ineccepibile.
Uno dei problemi in cui ci dibattiamo nel fare teatro in questo paese è che lingua usare sulla scena. Io qui per questo testo ho la fortuna di avere una bellissima traduzione di Cesare Garboli, che oltre ad avere un ritmo già molto preciso nella sua struttura ha anche il grande merito di usare un italiano che ci riporta continuamente al nostro presente. Non amo le attualizzazioni, perché in fondo mi sembrano più delle gabbie che non delle aperture a nuovi sensi, ma credo molto nella contaminazione tra un passato ed un presente. Mi immagino parrucche che volano, paraventi fatti di specchi deformanti, corpi compressi e repressi in bustini seicenteschi, canzonette per clavicembalo e musica colta per chitarra elettrica, unopulenza pacchiana, una recitazione continuamente tendente al delirio e al visionario, una tronfia abbuffata finale in cui lordine perbenista trionfa su tutto e tutti. Perché Le intellettuali mi appare come la più dissennata apologia del potere, in cui destra o sinistra, aristocratici o popolari, rozzi o snob, ricchi o poveri, tutti siamo ugualmente in fila per il nostro meschino posto al sole.
Biglietti
dal 3 dicembre presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 16.00 del giorno dello spettacolo
presso il teatro il giorno dello spettacolo ore 20.30-21.00
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comuni di Cavalese, Predazzo, Tesero