Let's go Transformers!
Le Notti dei Musei 2008
Palafitte -Art
Let's go Transformers!
Video - installazioni di Silvio Motta
Accompagnamento musicale di Steve Manfroi
Macchine dal cuore umano, eroi di fumetti giapponesi, mostri meccanici
appaiono nei cieli all'orizzonte.
Si radunano in assemblea per celebrare la metamorfosi.
Il vento li sospinge verso di noi e mentre riflettiamo i loro sguardi d'acciaio,
gemme preziosissime risplendono nel nostro cuore e ci immergiamo nel profondo blu dell'ultima coscienza.
Domenica 10 agosto 2008 alle 20.30, al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro l'appuntamento è con Palafitte-Art -Let's go Transformers, installazioni luminose, proiezioni suoni e musiche per mostrare il mondo che da sempre si modifica, si scompone e si fa ritrovare in accostamenti inaspettati che fanno sorridere e riflettere.
Un video e un'installazione luminosa. Il video della durata di 12 minuti sviluppa il tema dell'amore universale, dove figure antropomorfe - sorta di mostri meccanici che nascono da un labirinto di cieli in movimento - si trasformano fino a fondersi nella coscienza cosmica universale rappresentata dal blu della scena finale, attraverso un percorso di iniziazione spirituale (la cascata di fiori) segnato dalla lotta tra il bene e il male (il passaggio dei demoni).
L'ispirazione trae spunto da un capitolo del Sutra del Loto, testo buddista del I°, II° Sec. d/C , denominato "L'Apparizione della Torre Preziosa" dove viene descritta la scena mistica caratterizzata dalla comparsa di una struttura architettonica, la torre preziosa, preludio all'illuminazione:
"A quel tempo apparve una torre decorata di sette tesori alta cinquecento yoyana, larga e profonda duecentocinquanta, che, emersa dalla terra, si librava sospesa nell'aria. Era adornata con oggetti preziosi di ogni genere, cinquemila balustre, mille, diecimila nicchie e innumerevoli vessilli e stendardi la decoravano, ghirlande di gemme, dieci miliardi di campanelli ingioiellati pendevano da essa, un profumo di sandalo tamalapatra emenava dai quattro lati e pervadeva il mondo intero. Gli stendardi e i drappi erano fatti di sette tesori, oro, argento, lapislazzuli, madreperla, agata, perle e cornalina e raggiungevano i palazzi dei quattro Re Celesti. Gli dei del cielo Trayastrinsha fecero piovere fiori celesti, draghi, yaksha, gandharva, asura, garuda, kimnara, mahoraga, esseri umani e non umani, una moltitudine di migliaia, decine di migliaia, milioni di esseri offrivano ogni genere di fiori, incenso, collane, stendardi, drappi e musica in omaggio alla torre preziosa in segno di riverenza, onore e lode. A quel tempo dalla Torre Preziosa si udì una voce possente pronunciare parole di lode "Eccellente, eccellente!"
Le immagini create dall'artista nascono dalla visualizzazione del testo, mentre le cinque figure antropomorfe che compaiono nel video e che costituiscono l'installazione-scultura luminosa, sono il risultato di uno scrupoloso e singolare collage fotografico. Attraverso un sucessivo lavoro di animazione al computer le figure diventano le protagoniste del video.
La collaborazione con Steve Manfroi, autore della colonna sonora del video, ha reso possibile sottolineare musicalmente i passaggi salienti, giocando con atmosfere e stilemi diversi, dalla musica tonale ad un jazz minimale tra psichedelia e sperimentazione.
Programma della serata:
overture
petite promenade
mandarava and gold
bodhisattva raga
nell'aria
Cenni biografici degli artisti
Silvio Motta
Nasce a Heidelberg in Germania. E' architetto, scenografo, video maker. Compie le prime esperienze teatrali presso il Teatro dell'Acqua di Gargnano (1980) dove collabora con lo scenografo Daniele Lievi. Collabora a Firenze con lo scenografo Tobia Ercolino. Premio UBU per la scenografia nel 1990 per "Improvvisamente l'estate scorsa" con Alida Valli. Al lavoro in teatro unisce un'intensa attività creativa le cui espressioni artistiche (pittura, design) vengono presentate in varie mostre a Brescia, Firenze, Milano e Parigi. Dopo 10 anni di lavoro come scenografo (oltre 50 produzioni) e architetto nei paesi di lingua tedesca, torna al Lago di Garda dove sperimenta nuove forme espressive e comunicative legate al video.
Steve Manfroi
Nasce a Milano nel 1959. Studia al conservatorio G. Verdi di Milano: clarinetto, pianoforte, musica d'insieme. Nel 1980 è musicista e attore al teatro Giovenale di Milano negli spettacoli: "Odore di santità", "I lupi non hanno paura", "Lonely lover lullabye".
Compone testi e musiche per il gruppo rock psichedelico Panico e per il gruppo rock progressivo Pronunciato, premiato quale migliore band emergente della Lombardia (cd La Luce blu, 1994 - Bassimondi , 1996). Partecipa al progetto Papa' Madeleine "Canzoni parlate, poesie cantate" con l'attrice Francesca Garioni e il percussionista Aligi Colombi (cd Papa' madeleine pdr, 1999), e al progetto "Serenase", istallazioni e musica su testi scritti da pazienti di ospedali psichiatrici, assieme all'artista multimediale Paolo Mucciarelli. Nel 2006 e 2007 collabora con il Teatro dei Lumi di Salò in "Il sacchetto di mele" di Andrea Malpeli, regia di Marzio Manenti.
organizzazione: Museo delle Palafitte