Letizia Battaglia

Mostra

Trentino Immagini

Classe 1935, Letizia Battaglia inizia a fotografare nei primi anni settanta, scattando per il quotidiano "L'Ora" le foto dei delitti di mafia. Personalità coerente con gli ideali di libertà e giustizia, è la fotografa europea più premiata, ma è anche editrice, politica, ambientalista, regista. È stata la prima donna europea a ricevere, nel 1985, il Premio Eugene Smith a New York. Nel 1999 le è stato tributato il Mother Johnson Achievement for Life. Ha esposto in Italia, Paesi dell'Est, Francia (Centro Pompidou), Gran Bretagna, America, Brasile, Svizzera e Canada. Nel 1979 è stata cofondatrice del Centro di Documentazione "Giuseppe Impastato". Nel 2000 ha ideato e diretto per tre anni, una rivista bimestrale con sole donne "Mezzocielo". Ampia la documentazione biografica, in video e su carta, fra cui ricordiamo le pubblicazioni di "Passione, giustizia e libertà" (edizioni Motta) e "Letizia Battaglia. Sulle ferite dei suoi sogni" di Giovanna Calvenzi (Bruno Mondadori 2010). La mostra "Letizia Battaglia" è una selezione di fotografie di tre periodi diversi: 1974 – 1994 ("Immagini di cronaca"); 2004 – 2011 ("Rielaborazioni"), 2013 – 2014 (Gli Invincibili"). Letizia Battaglia ha documentato nel corso di decenni l'uomo che cade sotto gli istinti più bruti. E con la stessa crudezza, senza veli, ha posto lo sguardo su questa umanità derubata del futuro. Nelle sue fotografie parla il silenzio dei corpi abbattuti, e, palpabile, attonito il dolore di chi resta. Nel bianco e nero nitido e crudele, c'è tutta l'evidenza dei presagi più cupi dentro i quali la mafia lascia il suo terribile segno, e l'orma di ciò che per molti viene vissuto come un destino dal quale non è possibile sentirsi liberati. Oggi è ancora giusto comunicare alle coscienze la misura di quelle atrocità, sulle quali, a distanza di tempo, è possibile per l'autrice (e per il nostro sguardo), compiere un percorso di rielaborazione e di rinnovata interpretazione.