Lu santo jullàre Françesco
Stagione di prosa di Cavalese e Tesero 2013/2014
Stagione di Cavalese
Itineraria Teatro S.r.l.
Lu santo jullàre Françesco
di Dario Fo
con Mario Pirovano
regia di Dario Fo
Lu Santo Jullàre Françesco è un monologo in cui prende vita un'intera serie di personaggi dell'Italia medievale: Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre. La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, l'incontro con il lupo, la malattia agli occhi...
Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi cinquant'anni, Dario Fo elabora un'immagine non agiografica di san Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi "jullare di Dio", e questo proprio negli anni in cui l'imperatore Federico II promulgava un editto contro i "Joculatores" considerandoli buffoni osceni! Dice Fo: «Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l'andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe, piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti
».
Ne è esempio la famosa "concione di Bologna". Nel 1222 il Santo, invitato a tenere un'orazione sulla guerra di nuovo esplosa contro gli Imolesi, si rivolge ai presenti con la classica "provocazione a rovescio" dei giullari, cosicché esalta la guerra e condanna la pace. L'effetto è immediato, tanto che il popolo chiede a gran voce la pace che verrà firmata di lì a breve. Il carattere dirompente della provocazione di Francesco risalta anche nella scena dell'incontro con il Papa, quando chiede di ritornare al messaggio del Vangelo al di là di ogni ipocrisia; come pure quando decide di parlare al lupo dimostrando di non temere il diverso, il "nemico".
La pace, la guerra, l'amore per la natura, lo spirito di fratellanza tra gli uomini, il dolore e la gioia, la ricchezza e l'umiltà
temi di ieri e di oggi in uno spettacolo che diverte, commuove e provoca.
La traduzione in lingua inglese che Pirovano ha fatto del testo è stata pubblicata nel 2009 dalla casa editrice BeautifulBooks con il titolo "Francis the Holy Jester".
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comuni di Cavalese e Tesero