M.Other

Spettacolo sui temi della maternità, delle pari opportunità e della famiglia

Teatro
M.Other, Ph R. Magrone [ Trentospettacoli]

con Beatrice Uber, Ornela Marcon, Manuela Fischietti
testo e regia Manuela Fischietti
uno spettacolo di Rifiuti Speciali

Madre inteso come legame atavico. Madre inteso come legame indissolubile. Madre inteso come donna che ha generato figli. Ma chi era quella donna prima di diventare madre? Quale donna è diventata?

M.Other è uno spettacolo nato con il bisogno di dare seguito al primo spettacolo della compagnia Rifiuti Speciali - No Kids. Stato di gravidanza -, che affrontava il tema della gravidanza con l’intento di scardinarne i luoghi comuni.Il centro della nostra analisi è sempre la donna. I temi che indaghiamo riguardano in particolare la sfera delle scelte/non scelte che rappresentano le molteplici sfaccettature della vita. Con No Kids abbiamo indagato il senso di inadeguatezza rispetto al divenire madre. Con M.Other vogliamo invece indagare il senso di inadeguatezza rispetto ad un duplice ruolo interpretato dalla donna, quello prima di figlia e poi, ipoteticamente, di madre. Questo il prima e il dopo del nostro lavoro, dove la scelta possibile della maternità è indissolubilmente legata alla non scelta dell’essere innanzitutto figlia. Ci muoviamo tra passato e futuro esplorando un legame esclusivo quanto complicato, molteplice quanto profondo, come quello con la propria madre. Una relazione che rappresenta la nostra storia ma anche il nostro modo di dedicarci alla cura di un nuovo legame, qualunque esso sia: un figlio, una passione, il lavoro, un’amicizia. M.Other parte dalla donna e su di essa torna. Senza mai perderla di vista. La osserva nel suo diventare madre, nel suo rinunciare ad essere ancora figlia, nel suo perdersi nel rimanere donna, nel suo fondersi nel rapporto materno.

M.Other sono tre modi diversi di essere figlie e madri. Ma tre modi vicini di essere donne. Abbiamo analizzato testi, iconografie, opere classiche e moderne, ma anche madri e figlie di tutti i giorni, con l’intento di analizzare in che modo le donne siano state rappresentate nel loro ruolo di madri, e come queste rappresentazioni abbiano condizionato i molteplici modi di essere madre oggi. Medea, Anna Karenina, Madame Bovary, Maria, Eva, la matrigna di Cenerentola, mia madre, tua madre, Belen Rodriguez: ecco tutte le nostre ispirazioni. 

Tre donne sono le nostre voci. Ogni giorno, nella ritualità dell'incontro, la riaffermazione della loro identità. Da cercare in casa, su una panchina, non importa. Da cercare comunque. Altrove.